martedì 20 novembre 2018

il Ministro Grillo denuncia la situazione dei ginecologi in Italia

Il Ministro della Salute Giulia Grillo in merito alla situazione dei medici nel nostro Paese spiega che farà “emergere e regolarizzare i medici fantasma, quelli che già lavorano nel nostro Ssn, ma con contratti atipici di ogni tipo, in totale assenza di controllo e di prospettive di futuro. C'è carenza di ginecologi come di altri specialisti, su questo stiamo cercando di porre rimedio, altrimenti la sanità pubblica è destinata in pochi anni a collassare”. Il percorso di formazione di un medico specialista è in media di 15 anni, dopodiché molti giovani decidono di andare all’estero perché in Italia non
si riesce ad accogliere tutti i professionisti, nonostante ce ne sia bisogno. “Stiamo mettendo mano al percorso formativo post laurea e presto lanceremo un provvedimento che metterà fine a situazioni intollerabili”, aggiunge il Ministro. In generale Grillo si dice intenzionata a cambiare la situazione: “per anni i finanziamenti alla sanità sono stati in calo costante, nonostante le dichiarazioni del mondo politico. Ho il massimo rispetto per l''impegno che ogni giorno, ogni notte, il personale sanitario in questi anni ha portato avanti in condizioni a volte estremamente difficili, per questo vi dico che le porte del ministero sono aperte per ascoltare e per trovare soluzioni condivise”.
In merito al tema dell’aborto spiega la volontà di rendere gratuita la contraccezione, almeno per le fasce fragili o a maggiore rischio sociale, in quanto la prevenzione costituisce un grande investimento, piuttosto che un costo. In merito alla legge 194 invece spiega che ancora manca la garanzia del diritto per ogni donna in ogni parte d'Italia ed è sua intenzione adoperarsi perché ciò avvenga.
Il Ministro sottolinea inoltre quanto sia necessario un impegno “sulla salute e il benessere della donna dalla pubertà alla menopausa a tutto campo: l'informazione sulla fisiologia, la contraccezione, la fertilità. Ogni medico sa che la salute non è semplicemente assenza di malattia, ma riguarda il benessere della sfera psico-sessuale e affettiva. Per questo va ripensato il sistema dei consultori familiari che devono essere valorizzati perché possono e devono svolgere un ruolo essenziale se presenti in modo capillare sul territorio e se dotati di risorse adeguate”.
Conclude poi dicendo che c’è anche “la questione dei nuovi Lea su cui il precedente governo non ha previsto le coperture necessarie. Il mio ministero sta monitorando l'erogazione di queste prestazioni con strumenti di ''Health tecnology assessment'' finalmente a regime. Avremo presto dati più affidabili. L'ambito ostetrico-ginecologico è particolarmente importante perché la salute femminile resta la cartina di tornasole di un Paese. Investire nel settore materno-infantile significa migliorare le condizioni di salute delle generazioni future”.

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