martedì 18 settembre 2018

Medici italiani, i numeri rispetto al resto d’Europa

Un recente comunicato di FIMMG (Federazione medici di medicina generale) e ANAAO (sindacato dei medici dirigenti) ha denunciato la futura drammatica situazione dei medici nel nostro Paese: si stima che tra 5 anni, a causa dei pensionamenti previsti e delle non sufficienti nuove assunzioni, mancheranno all’appello 45 mila medici tra specialisti e medici di famiglia; la situazione è destinata a peggiorare anche di più tra 10 anni, quando andranno in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676 unità.
La condizione italiana dei
medici in numeri, anche in relazione agli altri paesi europei, è da trovarsi nei dati Eurostat aggiornati al 2015 e con dati provvisori per l’Italia al 2016. Per quanto riguarda i medici di medicina generale in Italia, nel 2015 se ne contavano 53.610, cioè 88,3 per 100 mila abitanti, mentre il dato provvisorio per il 2016 parla di una leggera crescita: 54.831 unità, dopo anni di relativa stabilità. Sempre per il 2016 si contano 185.650 specialisti, cioè 295,55 specialisti per 100 mila abitanti; i pediatri invece sono 17.722, cioè 28,34 per 100 mila persone.
In relazione ad altri paesi europei simili al nostro, l’Italia ha un alto numero di specialisti e pediatri ma un po’ meno medici di medicina generale. Ad esempio in Germania ci sono 170 medici di medicina generale per 100 mila abitanti, in Francia 153, in Svizzera 115, nel Regno Unito 78, mentre in Spagna sono 74.
Per i medici specialisti al contrario siamo tra i primi in Europa: 295 su 100 mila abitanti, mentre sono 243 in Germania, 200 in Gran Bretagna e 180 in Francia. Con il numero di pediatri siamo secondi in classifica dopo la Grecia che ne ha 18 ogni 100 mila abitanti, e seguiti poi dal Regno Unito che ne ha 15 e da Germania e Francia che ne hanno 12. Infine, è nella media anche il numero di ginecologi e ostetrici italiani: 19,3 per 100 mila persone.
Nonostante però i numeri non siano sconfortanti, si può notare un andamento degli ultimi anni diverso rispetto agli altri paesi. I medici di medicina generale in Italia erano 94 per 100 mila abitanti nel 2009, mentre oggi sono 88. Secondo ANAAO, l’attuale sistema italiano delle scuole di specializzazione in medicina è responsabile di questo declino in quanto non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro: i posti disponibili oggi nelle scuole di specializzazione sono complessivamente 6.500 l’anno ma quelli necessari dovrebbero essere almeno 8.500. Si prevede che le figure che più mancheranno nelle corsie saranno soprattutto pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi. Già nel 2014 uno studio dal titolo “La programmazione del fabbisogno di personale medico nel decennio 2014-2023: curve di pensionamento, fabbisogni specialistici e numero chiuso per l’accesso alle scuole di Medicina e Chirurgia” metteva in luce questo sbilanciamento tra pensionamenti e nuove assunzioni. Nel 2023 questo gap si dovrebbe sentire in tutte le specializzazioni medici, in special modo fra i pediatri (6000 pensionamenti contro 2900 nuovi contratti), gli internisti (4119 pensionamenti e 2280 nuovi contratti), chirurghi (3621 pensionamenti contro 2710 assunzioni) e cardiologi (rispettivamente 2904 contro 2480 unità).

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...