martedì 18 settembre 2018

Dagli USA ecco le raccomandazioni per i vaccini in gravidanza

È dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) la realizzazione di un documento che sia d’aiuto per coloro che forniscono cure ostetriche nella valutazione e soddisfazione dei bisogni vaccinali delle donne in gravidanza e nel post parto.
Kevin Ault della University of Kansas a Kansas City, che ha collaborato alla stesura del documento, ha spiegato che hanno “avuto richieste dai nostri membri riguardo alla realizzazione di una raccolta di queste informazioni in maniera che potessero essere recuperate facilmente”. Difatti questo progetto è stato pensato come a
qualcosa da poter affiggere al muro in modo da poter avere tutte le informazioni a portata di mano. Le raccomandazioni, in forma di tabella, raccolgono:
  • Vaccini adatti a tutte le gravidanze, quali influenza, tetano, pertosse e difterite
  • Vaccini adatti solo ad alcune donne in gravidanza, quali pneumococco, meningite, epatite A e B
  • Vaccini controindicati in gravidanza, quali HPV e vaccini vivi in generale
  • Vaccini adatti durante il periodo post-partum
Gli autori spiegano inoltre che “gli studi dimostrano costantemente che quando la raccomandazione e la disponibilità di vaccinazione durante la gravidanza proviene direttamente da un medico o da un altro fornitore di cure ostetriche, le probabilità dell'accettazione e del ricevimento dei vaccini sono da 5 a 50 volte superiori”; per questo ginecologi ed ostetrici sono in una posizione eccellente per offrire i vaccini secondo le raccomandazioni ACOG.
Inoltre viene raccomandato che nella visita iniziale prenatale, i medici dovrebbero assicurarsi che le donne abbiano effettuato alcune vaccinazioni: una donna incinta che non sia stata vaccinata per morbillo, parotite e rosolia o varicella, dovrebbe essere immunizzata nel periodo post-partum e non durante la gravidanza, per evitare di contagiare il bambino, questo anche in fase di allattamento. Sebbene sia infinitamente basso il rischio di trasmissione al bambino tramite un vaccino vivo attenuato somministrato inavvertitamente durante la gravidanza, non si vuole rischiare che un vaccino con virus vivi infetti una donna incinta e quindi si abbia una trasmissione della malattia materna-fetale. Per tale ragione, tutti i vaccini vivi attenuati sono controindicati in gravidanza.

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