mercoledì 20 giugno 2018

Nuove regole per l’abilitazione dei medici


Il decreto del ministero dell’Università 58 del 9 maggio 2018, entrato in vigore sabato 16 Giugno, manda in pensione le vecchie regole per l’abilitazione alla professione medica del 2001 (decreto 445).
Prima importante novità riguarda il praticantato che non sarà più post laurea ma sarà spostato durante il corso di laurea, non prima del quinto anno e solo se si è in regola con gli esami fondamentali dei primi quattro anni. Il tirocinio consisterà nell’applicazione delle
conoscenze biomediche e cliniche alla pratica medica, nel risolvere questioni di deontologia professionale e di etica medica, nel dimostrare di sapere affrontare e risolvere problemi clinici relativi alle aree della medicina e chirurgia, alla diagnostica di laboratorio e strumentale e alla sanità pubblica. Il periodo di pratica avrà una durata di tre mesi che però non dovranno obbligatoriamente essere consecutivi ma dovranno rispettare il seguente programma: un mese in area chirurgica, uno nell’area medica e il terzo, da effettuare non prima del sesto anno di corso, nell’ambito della medicina generale. Quest’ultimo sarà da svolgersi presso l’ambulatorio di un medico di medicina generale che abbia i requisiti individuati dalle convenzioni che le università stipuleranno con gli Ordini provinciali dei medici. Per due anni dall’entrata in vigore, quindi entro il 16 giugno 2020, ci sarà la possibilità, per chi non avrà superato il tirocinio secondo le nuove regole, di essere ammesso all’esame di Stato secondo le vecchie regole, sostenendo quindi il praticantato dopo l’esame di laurea. La frequentazione e la valutazione del tirocinio sarà certificata sia dal professore o dal dirigente medico responsabile della struttura frequentata dal tirocinante, sia dal medico di medicina generale, e con l’attestato sarà possibile accedere all’esame di Stato che dovrà essere svolto nell’università in cui si è svolto l’ultimo anno di studi e in cui si è conseguita la laurea.
Altra modifica riguarda proprio la prova di abilitazione che si terrà tre volte l’anno (a marzo, luglio e novembre), potrà essere organizzata in modalità telematica e consisterà in 200 domande a risposta multipla preparate da una commissione che resterà in carica tre anni: 50 quesiti relativi alle competenze mediche di base applicate alla pratica professionale e 150  dedicati alle conoscenze biomediche e cliniche e alla capacità del candidato di risolvere questioni di deontologia professionale ed etica medica. L’esame sarà superato se verrà raggiunto il punteggio minimo di 130, in caso contrario sarà possibile ripetere la prova alla sessione successiva.
Le nuove regole sull’abilitazione si applicheranno dalla sessione di esami di Stato di luglio del prossimo anno.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...