lunedì 14 novembre 2016

Sanità, censimento apparecchiature: vecchie e poco usate

Presentato in anteprima a Firenze al Forum della Leopolda (23-24 Settembre 2016) da Fernanda Gellona, direttore generale di Assobiomedica, il censimento del parco elettromedicale italiano. Il report completo verrà presentato nel mese di dicembre, ma già con questa analisi preliminare è possibile fare una sintesi generale della situazione: “in Italia ci sono troppe apparecchiature diagnostiche e sono troppo vecchie e troppo poco usate. Occorre evitare di tenere in vita strumenti non affidabili, rottamare l'obsoleto e reinvestire in qualità”.
Nel dettaglio, il censimento ha
riguardato 11 categorie di apparecchiature diagnostiche ed è risultato che l'età media degli apparecchi per mammografie convenzionali supera i 13 anni, quella degli strumenti di mammografia digitale è superiore ai 5 anni, mentre gli strumenti per angiografia hanno vita media ben superiore ai 7 anni. La situazione più critica riguarda quindi soprattutto le mammografie convenzionali e, in un’ottica europea, l’Italia è in coda alla classifica dell’obsolescenza insieme a Portogallo e Grecia, mentre in testa troviamo la Francia.
“È importante avere finalmente un dato di riferimento sull'obsolescenza dei macchinari biomedicali del nostro Paese perché questo ci può aiutare da un lato a programmare le scelte di rinnovamento tecnologico, ma dall'altro è un indicatore eccezionale nei termini della qualità delle cure e del governo della sanita sul territorio: spesso questi macchinari vetusti e non utilizzati risiedono in ospedali non performanti, e quindi non in grado di assicurare cure appropriate ed efficaci, in perfetta sicurezza dei pazienti” ha commentato Lorenzo Leogrande, presidente dell'Associazione Italiana Ingegneri Clinici. I dati relativi al censimento nazionale delle grandi apparecchiature biomedicali, che comprende la rilevazione, localizzazione e caratteristiche di 4.449 macchine biomedicali complesse presenti nelle strutture pubbliche e di 2.894 operanti nel privato (accreditato e non), sono consultabili sul sito del Ministero della Salute.

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