giovedì 20 ottobre 2016

Aggiornamento degli emendamenti per il Ddl di riforma della responsabilità professionale

Tutti i medici, sia pubblici che privati, e il personale delle strutture sanitarie e sociosanitarie dovranno ricevere formazione sulla gestione del rischio clinico. Questa operazione trasparenza vuole rivelare tutti gli errori e i "quasi errori" commessi in ambito sanitario, attraverso delle segnalazioni anonime alla Regione che verranno poi gestite da un Osservatorio delle Buone Pratiche che affiancherà le società scientifiche nella redazione delle raccomandazioni per medici e professionisti. Attraverso questo procedimento verrà meno il peso del
cittadino, la cui rappresentanza non farà più parte del Garante per il diritto alla salute istituito presso il Difensore civico.
In commissione Igiene e Sanità del Senato si è tenuta la lettura dei primi quattro articoli del Ddl 2224, che vuole riformare la questione sulla responsabilità professionale, con relatore Amedeo Bianco (senatore Pd e presidente Fnomceo fino al 2015). Gli emendamenti su questi articoli sono approvati e, la prossima settimana, ulteriori emendamenti daranno certezze in tema di linee guida e società scientifiche, responsabilità penale dei professionisti, responsabilità civile delle strutture, tentativo obbligatorio di conciliazione, rivalsa della struttura sul sanitario ed obbligo di assicurazione.
Relativamente alle strutture private, con l’articolo 1 comma 3, queste dovranno aggiornare i sanitari sulla prevenzione del rischio e, con l’articolo 2, dovranno attivare il risk management e dar vita a percorsi di audit con segnalazione anonima del quasi-errore (i verbali che ne conseguiranno saranno periziati ai sensi del codice di procedura penale), rilevare inappropriatezze nei percorsi diagnostico-terapeutici e predisporre corsi di formazione continua Ecm, attivandosi anche in vista della stipula di nuove polizze.
Il Garante, di cui non faranno parte né rappresentanze di associazioni dei cittadini né delegazioni di ordini, potrà essere adito gratis dai pazienti e sarà istituito a livello regionale presso l'Ufficio del Difensore Civico. Per quanto riguarda l’accesso alla cartella clinica da parte del paziente danneggiato (o di un familiare dello stesso), la documentazione dovrà essere resa disponibile dalla direzione sanitaria entro sette giorni; eventuali integrazioni possono essere fornite entro massimo 30 giorni.
Gli Osservatori verranno istituiti in ogni regione per la gestione del rischio e avranno la funzione di raccogliere i dati su rischi ed eventi avversi verificatisi in strutture pubbliche e private. Questi dovranno inoltre inviare una relazione semestrale all’Osservatorio nazionale delle Buone Pratiche (ex Osservatorio nazionale per la Sicurezza nella sanità).
L’Osservatorio predispone le linee di indirizzo per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario e la formazione del personale insieme alle società scientifiche, le quali, iscritte in apposito elenco istituito e regolamentato con decreto del Ministro della salute, elaborano le linee guida e le raccomandazioni destinate ai sanitari per evitare d'incorrere in una situazione di colpa grave.

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