giovedì 10 marzo 2016

Obesità e donne incinte

Secondo un articolo pubblicato su Obstetrics & Gynecology, un valore alto dell’indice di massa corporea, che determina la classe di obesità, è direttamente collegato a un maggiore rischio di mortalità infantile. Lo studio di coorte è coordinato da Eugene Declercq della Boston University School of Public Health in Massachusetts ed è relativo al biennio 2012-2013 per 38 stati nordamericani e il Distretto di Columbia. Esso rapporta nascite e morti infantili a livello nazionale, studiando la correlazione tra 6.419.836 parti singoli e 36.691 morti infantili, all’indice di massa corporea delle madri prima del concepimento e all’aumento di peso durante la gravidanza.
Gli autori affermano che “il tasso globale di mortalità infantile nella
coorte in studio era di 5,72 per 1.000 nati vivi, con un incremento fino a 5,9 per le madri con obesità lieve e di 8,2 per quelle con obesità grave”, evidenziando come il rischio di mortalità infantile aumenti notevolmente nella madri obese rispetto a quelle normopeso: da 32% nelle madri con obesità leggera a 73% nelle madri con obesità grave.
I ricercatori aggiungono inoltre che “allo stesso modo, i decessi infantili da anomalie congenite erano maggiori tra le madri obese rispetto alle normopeso, come anche le morti improvvise”. Addizionando ai dati sopracitati quelli di mortalità infantile neonatale e postnatale, ovvero prima e dopo il 28mo giorno di vita, i ricercatori hanno riscontrato un aumento notevole del rischio di morte nei bambini nati da madri con obesità grave, rispetto a quelle con obesità leggera, entro i primi 28 giorni e tra i 28 giorni e un anno, con un aumento di probabilità rispettivamente del 74% e del 51%. Precisando che lo studio potrebbe non essere rappresentativo per tutte le nascite negli Stati Uniti in quanto esso non comprende 12 stati per mancanza di dati, i ricercatori aggiungono che “questi risultati concordano con quanto riportato da studi precedenti, anche se a nostra conoscenza nessun autore aveva mai stratificato la popolazione studiata in modo analogo al nostro”. Declercq conclude dichiarando che “resta da chiarire se il calo ponderale prima del concepimento possa ridurre il rischio di mortalità infantile tra le donne obese, ma questi dati sottolineano la necessità di ulteriori ricerche sui benefici della prevenzione dell'obesità tra le donne in età riproduttiva.

Obstetrics & Gynecology 2016. doi: 10.1097/AOG.0000000000001241

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