lunedì 20 luglio 2015

L’aumento di mortalità e avversità negative per le gestanti epilettiche

Le gestanti epilettiche subiscono un maggior rischio di complicanze e, nei casi più gravi, di morte dovuti dal parto. Lo studio è stato pubblicato su Jama neurology, che sottolinea come nei casi presi in esame, ci sia una presa coscienza dell’incremento della percentuale di insorgenza di malattie correlate al parto. Al momento i dati sono ancora insufficienti per poter calcolare la percentuale esatta di eventi avversi e di morti in questa sottopopolazione di gestanti.
La coautrice di questo studio è Sarah MacDonald della Harvard T.H. Chan school of public health di Boston. Con questa analisi, è riuscita a
verificare l’aumento dell’incidenza di eventi sfavorevoli nel momento del parto delle gestanti epilettiche. Sono state, inoltre, individuati come eventi sfavorevoli le seguenti particolari circostanze: aumento della durata del ricovero, insorgere di preeclampsia, parto pre-termine e nascita di feti morti.
Considerando 4.2 milioni cartelle cliniche, dove solo una minoranza rappresenta donne epilettiche, si è potuto analizzare, grazie ai dati raccolti, che il rischio di morte aumenta nelle donne epilettiche rispetto alle coetanee senza questa malattia.
Anche se il rischio di morte aumenta, essa rimane comunque un episodio raro. L’aumento di rischio fa si che, le motivazioni per sottoporre le gravide a maggiori controlli pre-parto e ad un’assistenza particolarmente attenta durante il parto stesso, siano di maggior peso e rilievo.
È stato analizzato come prima cosa il rischio morte, in quanto più grave e irreversibile per la gestante, ma bisogna anche sottolineare quali sono i rischi per il feto. Il disturbo preso in considerazione fa aumentare i parti pretermine, la preeclampsia e la nascita di feti morti, come sottolinea nel suo studio la dott.ssa McDonald. L’assistenza sanitaria per le donne epilettiche deve essere ampliata, sia per prevenire le avversità, ma allo stesso tempo a causa dei cesari che sono più frequenti e la degenza molte volte prolungata.
In conclusione lo studio, dopo aver preso in considerazione un ampio campione di dati, ha comunque sottolineato, che la maggior parte delle donne epilettiche esaminate, partorisce senza complicazioni. Alla luce di questo, Jacqueline French della Scuola di medicina Langone della New York, afferma che è necessario, negli studi futuri, chiarire quali sono i fattori prevalenti alla base, sia del rischio di morte, che degli eventi avversi prima citati.
L’obiettivo finale resta quello di diminuire il pericolo a cui sono sottoposti sia il feto che la gestante stessa.

http://archneur.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2368725

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