lunedì 11 dicembre 2017

Sì agli infermieri per la gestione dell’inizio della terapia ormonale in menopausa

Secondo uno studio apparso sul Journal for Nurse Practitioners, molte donne ricevono trattamenti inadeguati per la terapia ormonale in menopausa, ovvero la soluzione più efficace per i sintomi vasomotori, a causa di un’interpretazione forse troppo rigida di alcuni studi relativi agli effetti indesiderati di tale terapia. Kyleen Swords, infermiera e autrice dello studio, afferma che “una nuova analisi dei risultati della Women's Health Initiative, in combinazione con le recenti scoperte dello Study of Women Across the Nation e del Kronos Early Estrogen Prevention Study, sostiene l'uso della terapia ormonale in donne che sono in
menopausa da meno di 10 anni e non presentano controindicazioni”, aggiungendo che i fornitori di assistenza primaria, in quanto tali possono aiutare le donne a prendere una decisione riguardo l’utilizzo della terapia in modo sicuro, fornendo una consulenza basata su prove. Nonostante la menopausa sia un cambiamento naturale, può causare sintomi problematici che possono influenzare negativamente la qualità di vita della donna e per iniziare questo tipo di terapia è importante che la paziente sia ben informata.
Con la pubblicazione dei risultati della Women's Health Initiative è diminuito l’utilizzo della terapia ormonale nel trattamento dei sintomi della menopausa, ma è importante per i professionisti della salute capire che tali studi non sono generalizzabili a tutte le donne ed infatti la terapia ormonale, se utilizzata correttamente con monitoraggio costante nelle donne che sono state indentificate come idonee, è totalmente sicura. Le donne però devono essere messe a conoscenza degli eventuali pericoli ed effetti indesiderati della terapia e, per tali ragioni, la decisione di avviare la terapia deve essere individuale, avendo chiaro il rapporto tra rischi e benefici in relazione ai sintomi di ogni paziente e del proprio stato di salute. L’autrice conclude così: “La componente più importante dell'avvio e della gestione di questo tipo di terapia è il rapporto paziente-fornitore di assistenza e gli infermieri sono pronti ad assumere questo ruolo nell'assistenza sanitaria”.

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