lunedì 11 dicembre 2017

Aggiornate le linee guida sul parto naturale dopo un cesareo

Su Obstetrics & Ginecology sono state pubblicate, ad opera dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), le linee aggiornate, risalenti al 2010, sul parto vaginale dopo un cesareo con l’obiettivo di assicurare che le donne che abbiano il desiderio di tentare un travaglio dopo un cesareo, siano accolte nella struttura più appropriata, garantendo così i risultati sperati.
Le linee guida mettono in luce un dato positivo, ovvero che per le donne che tentano il travaglio dopo un cesareo (Tolac), il 60-80% di loro raggiunge con successo la nascita vaginale. Mark Turrentine, presidente del Comitato ACOG sulla pratica ostetrica, afferma che
“la circostanza migliore per intraprendere un travaglio dopo un cesareo precedente è quando i rischi e le probabilità di successo sono accettabili per il paziente e per il medico, cosa che va valutata caso per caso”, aggiungendo che alcune condizioni quali l’età avanzata della madre, un indice di massa corporea alto, un peso elevato alla nascita e cesareo precedente eseguito senza dilatazione cervicale, rendono meno opportuno intraprendere un parto vaginale dopo un cesareo.
L’ACOG raccomanda inoltre che nel caso in cui “le risorse necessarie non sono disponibili, i medici che hanno in carico la paziente dovrebbero considerare, tra l'altro, il trasferimento in un'altra struttura. Cosa che, tuttavia, non dovrebbe limitare l'accesso al parto vaginale dopo un parto cesareo”. Tra le raccomandazioni anche quella di far sì che il travaglio dopo un cesareo avvenga solamente in strutture che, in caso di minacce immediate per la vita della madre o del bambino, possano offrire il cesareo, questo dovuto ai rischi associati al travaglio dopo un cesareo e ad altre gravi complicazioni come un’eventuale rottura dell’utero.
Turrentine conclude così: “Nonostante l'aumento del 23% registrato dal 1985 al 1996, oggi il tasso di parto vaginale dopo un parto cesareo è in flessione a fronte di una crescita dei cesarei. E questo a causa della scarsa conoscenza da parte delle pazienti della sicurezza di travaglio dopo un cesareo e parto vaginale dopo un parto cesareo e della reticenza da parte dei medici a considerarlo una valida opzione per i potenziali problemi di responsabilità”.

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