lunedì 25 settembre 2017

Aderenza alle linee guida sulla sicurezza del sonno nei neonati

Uno studio pubblicato su JAMA, incentrato sulla sicurezza del sonno nei neonati, ha rilevato come l’aderenza alle linee guida sia migliore quando le stesse vengono ricordate alle neomamme tramite SMS e messaggi di posta elettronica.
Lo studio, nominato SMART (Social Media e Risk-Reduction Training), con autrice principale Rachel Moon, della University of Virginia a Charlottesville, ha reclutato da 16 ospedali statunitensi delle neomamme di bambini sani nati a termine. “Le madri che hanno ricevuto un intervento educativo sanitario per via elettronica, mHealth (Medical Health: dispositivi mobili utilizzati a supporto della medicina e della
salute pubblica), sulle pratiche di sonno sicuro dopo aver fatto ritorno a casa con i loro bambini, hanno avuto tassi di adesione più elevati in maniera statisticamente significativa rispetto a quelle madri che hanno ricevuto solo un intervento di miglioramento della qualità da parte del personale infermieristico (NQI) sul sonno sicuro durante il loro ricovero per il parto”, spiega Moon.
I ricercatori hanno randomizzato ciascuno degli ospedali partecipanti a fornire una di quattro combinazioni di intervento NQI e mHealth per l'allattamento al seno e per il sonno sicuro e in un secondo momento è stato chiesto alle madri di rispondere ad un sondaggio. Compilandolo, si verificava l’aderenza delle donne alle raccomandazioni fondamentali dell'American Academy of Pediatrics: porre i neonati sulla schiena per metterli a dormire, utilizzare il ciuccio, evitare l’utilizzo di oggetti morbidi (coperte e cuscini) e non condividere il letto.
Ciò che ne è risultato è che le madri che avevano ricevuto l’intervento di educazione tramite mHealth avevano probabilità significativamente più alte di rispettare le linee guida. Inoltre, Carrie K. Shapiro-Mendoza, della Division of Reproductive Health at the Centers for Disease Control and Prevention in Atlanta, Georgia, ha spiegato che “tra le madri arruolate, quelle che non hanno risposto al follow-up e non hanno completato il questionario avevano maggiore probabilità di essere più giovani, nere, single e meno istruite, e questi sono tutti fattori di rischio per la SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante) e sono associati a tassi di non aderenza più elevati rispetto alle raccomandazioni per il sonno sicuro. Inoltre, poiché lo studio è stato limitato ai neonati sani a termine, non è noto se l'intervento potrebbe essere efficace per le madri con neonati nati pretermine, un altro gruppo ad alto rischio di SIDS”.

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