mercoledì 1 agosto 2012

Dal 2014 i ticket legati al reddito

La proposta del ministro della salute Renato Balduzzi di legare i ticket al reddito del paziente dal 2014.


Con una proposta del ministro della sanità Renato Balduzzi, dal 2014 i ticket sui farmaci potrebbero essere sostituiti da un sistema legato al reddito del paziente. Con tale meccanismo verrebbe introdotta una franchigia basata sulle diverse fasce di reddito, rendendo il servizio gratuito per alcune di esse. Infatti, secondo Balduzzi, l’attuale sistema è ancora poco equo ed omogeneo sul territorio ed inoltre bisogna trovare un modo per evitare i ticket previsti dal precedente governo per il 2014.
Sulla base delle disposizioni contenute nel decreto legge sulla Spending review, in corso di conversione ad oggi, come si fa notare dal Ministero ''per la prima volta nella nostra legislazione si parla esplicitamente della prescrizione di un farmaco mediante anche l'indicazione del 'principio attivo''.
Il provvedimento sui farmaci potrà portare
nel medio e lungo periodo risparmi per cittadino e servizio sanitario. Lo afferma il ministro della salute Renato Balduzzi in una intervista a 'Prima di tutto' sul Gr1. Non un risparmio subito - precisa il ministro - ma il cittadino pagherebbe meno la differenza di prezzo tra quanto rimborsato dal Ssn e il farmaco griffato e non (oggi questa cifra ammonta in un anno a circa 800 mln). "Molti di questi soldi potranno rimanere nelle tasche dei cittadini".
Inoltre, secondo il ministro della salute, ci sarà un altro risparmio nel lungo periodo: "nell' ottica di un rinnovato piano industriale e commerciale delle aziende che avevano un farmaco griffato, una volta scaduto il brevetto entra nel più ampio mercato tra gli equivalenti. Le imprese saranno indotte ad abbassare il prezzo tra gli equivalenti; nel medio e lungo periodo dunque si potranno portare vantaggi per il Ssn oltre che per il cittadino".
Balduzzi ha poi definito "equilibrato" il testo sui farmaci equivalenti uscito dal Senato "per la prima volta nella nostra legislazione si parla esplicitamente di principio attivo nella ricetta. In questo modo ci si allinea con i Paesi più avanzati. Tutti, cittadini, medici e industrie vengono salvaguardati". Secondo il ministro Balduzzi, questo provvedimento "consente di fare un passo avanti al sistema senza che nessuno venga penalizzato". Inoltre , "consente di dire finalmente che la battaglia per i farmaci equivalenti è consolidata. Questo - ha sottolineato il ministro - può servire a tutti, ai cittadini e nel medio e lungo periodo al servizio sanitario nazionale perché porterà ad un abbassamento dei prezzi dei medicinali equivalenti".
"Nello stesso tempo - ha precisato Balduzzi - non viene meno la responsabilità del medico che può indicare il farmaco con nome commerciale e se non può essere sostituito lo scrive. Tutti i soggetti dunque vengono salvaguardati: il cittadino, il medico e l'industria, una mediazione finale che tiene presente le esigenze di tutti i soggetti". Quanto alle critiche avanzate da alcuni sulla limitazione alla libertà di cura Balduzzi replica: "si tratta di un falso problema: in tutti i paesi dove il farmaco equivalente è consolidato non ci sono problemi di alcun tipo circa la libertà del medico e sicurezza delle cure. Rimane sempre la clausola di non sostituibilità del medicinale motivandola".

Ansa.it

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