L'American College of Obstetricians and Gynecologists
(ACOG) ha recentemente pubblicato sulla sua rivista ufficiale, Obstetrics & Gynaecology, le sue
raccomandazioni per la gestione del dolore nelle donne che hanno da poco
partorito.
“Esistono variazioni individuali nell'intensità dei
sintomi, nonché differenze nel modo in cui le donne metabolizzano i farmaci.
Sapendo che il dolore può interferire con
la capacità della puerpera di
prendersi cura di sé e del proprio bambino, è importante che i ginecologi
parlino con le pazienti dell'intensità del loro dolore creando una strategia
terapeutica personalizzata e informando la madre sugli effetti collaterali di
qualsiasi farmaco prescritto, specie se allatta al seno”, spiega il
vicepresidente del comitato ACOG sulla pratica ostetrica Yasser El-Sayed. Per
gestire il dolore l’associazione raccomanda, oltre agli approcci non
farmacologici, anche una terapia farmacologica somministrata in maniera
graduale, in modo particolare per quelle donne che hanno subito un taglio
cesareo.
El-Sayed spiega inoltre che “il trattamento del
dolore associando l'efficacia analgesica alla gravità dei sintomi suggerito nel
1986 dall'Organizzazione mondiale della sanità per il dolore oncologico può
essere adattato anche al dolore post-partum” e prevede tre fasi graduali: la
prima comprende analgesici non oppioidi come paracetamolo o farmaci
anti-infiammatori non steroidei; la seconda aggiunge oppioidi più leggeri come
la codeina, l'idrocodone, l'ossicodone, il tramadolo o la morfina orale; la
terza, infine, l'uso di oppioidi più forti come la morfina parenterale,
l'idromorfone o il fentanil. Tale approccio a più livelli, spiegano gli esperti
dell’ACOG, aiuta nella gestione dei sintomi associando l'efficacia del farmaco
alla gravità del dolore ma raccomandano anche di essere prudenti ed informare
le donne alle quali sono stati prescritti analgesici oppioidi, di qualunque
farmaco si tratti, del rischio di depressione del sistema nervoso centrale non
solo nella paziente, ma anche nel bambino allattato al seno. Per questo motivo
viene consigliato che la terapia con oppiacei andrebbe limitata nel tempo solo
al periodo necessario per trattare il dolore acuto.
https://www.acog.org/Clinical-Guidance-and-Publications/Committee-Opinions/Committee-on-Obstetric-Practice/Postpartum-Pain-Management
Nessun commento:
Posta un commento