venerdì 19 ottobre 2018

Depressione in gravidanza molto più comune oggi di 25 anni fa

Recentemente pubblicato su JAMA Network Open, uno studio inglese mostra quanto la depressione delle donne in gravidanza sia maggiore al giorno d’oggi rispetto a 25 anni fa. “Dai nostri dati emerge non solo che il rischio di depressione in gravidanza è del 51% più comune tra l'attuale generazione di gestanti rispetto a quella precedente, ma che le mamme di seconda generazione le cui madri erano depresse durante la gestazione avevano un rischio di depressione in gravidanza più che triplicato”, spiega Rebecca Pearson dell'Università di Bristol, Regno Unito, prima autrice dello studio.
I ricercatori hanno analizzato i
dati di uno studio di coorte multi generazionale svolto tra il 1990 e il 1992 nel sud-ovest dell’Inghilterra su donne incinte lì residenti, considerate la “prima generazione”. Successivamente sono stati analizzati i dati relativi alla progenie femminile (o le partner della progenie maschile) rimaste incinte e considerate la “seconda generazione”. In entrambi i gruppi le età delle gestanti era tra i 19 e i 24 anni. Come spiegano gli autori, “in totale, ci sono state 2390 gravidanze nella prima generazione di madri, i cui bambini sono nati tra il 1990 e il 1992, e 180 gravidanze nella seconda generazione di gravide che hanno partorito tra il 2012 e il 2016”. La depressione materna è stata misurata prima del parto secondo una scala da 0 a 30: un punteggio uguale o superiore a 13 indicava la presenza di uno stato d'animo depresso. I risultati hanno mostrato che il 17% delle donne di prima generazione è risultato avere uno stato d’animo depresso, in confronto al 25% delle gestanti di seconda generazione.
Pearson conclude spiegando che “lo stress cronico, la deprivazione di sonno, le abitudini alimentari, lo stile di vita sedentario e il ritmo sostenuto della vita moderna possono contribuire ad aumentare la prevalenza di depressione tra i giovani in generale, con un impatto che può essere amplificato dalla gravidanza in corso”, aggiungendo inoltre che i risultati emersi da questo studio sono importanti per far capire la necessità di un maggiore sostegno alle giovani donne in gravidanza al fine di ridurre al minimo le probabilità di depressione e dei suoi effetti, per le madri stesse ma anche per i loro figli e le generazioni future.

Pearson RM, Carnegie RE, Cree C, et al. Prevalence of Prenatal Depression Symptoms Among 2 Generations of Pregnant MothersThe Avon Longitudinal Study of Parents and Children. JAMA Network Open. 2018;1(3):e180725. doi:10.1001/jamanetworkopen.2018.0725

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