mercoledì 20 giugno 2018

Nuove linee guida sul trattamento del dolore post partum


L'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) ha recentemente pubblicato sulla sua rivista ufficiale, Obstetrics & Gynaecology, le sue raccomandazioni per la gestione del dolore nelle donne che hanno da poco partorito.
“Esistono variazioni individuali nell'intensità dei sintomi, nonché differenze nel modo in cui le donne metabolizzano i farmaci. Sapendo che il dolore può interferire con
la capacità della puerpera di prendersi cura di sé e del proprio bambino, è importante che i ginecologi parlino con le pazienti dell'intensità del loro dolore creando una strategia terapeutica personalizzata e informando la madre sugli effetti collaterali di qualsiasi farmaco prescritto, specie se allatta al seno”, spiega il vicepresidente del comitato ACOG sulla pratica ostetrica Yasser El-Sayed. Per gestire il dolore l’associazione raccomanda, oltre agli approcci non farmacologici, anche una terapia farmacologica somministrata in maniera graduale, in modo particolare per quelle donne che hanno subito un taglio cesareo.
El-Sayed spiega inoltre che “il trattamento del dolore associando l'efficacia analgesica alla gravità dei sintomi suggerito nel 1986 dall'Organizzazione mondiale della sanità per il dolore oncologico può essere adattato anche al dolore post-partum” e prevede tre fasi graduali: la prima comprende analgesici non oppioidi come paracetamolo o farmaci anti-infiammatori non steroidei; la seconda aggiunge oppioidi più leggeri come la codeina, l'idrocodone, l'ossicodone, il tramadolo o la morfina orale; la terza, infine, l'uso di oppioidi più forti come la morfina parenterale, l'idromorfone o il fentanil. Tale approccio a più livelli, spiegano gli esperti dell’ACOG, aiuta nella gestione dei sintomi associando l'efficacia del farmaco alla gravità del dolore ma raccomandano anche di essere prudenti ed informare le donne alle quali sono stati prescritti analgesici oppioidi, di qualunque farmaco si tratti, del rischio di depressione del sistema nervoso centrale non solo nella paziente, ma anche nel bambino allattato al seno. Per questo motivo viene consigliato che la terapia con oppiacei andrebbe limitata nel tempo solo al periodo necessario per trattare il dolore acuto.


https://www.acog.org/Clinical-Guidance-and-Publications/Committee-Opinions/Committee-on-Obstetric-Practice/Postpartum-Pain-Management

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