martedì 27 giugno 2017

Maggior controllo per la prevenzione di ictus con preeclampsia

Uno studio pubblicato su Stroke afferma che, in donne con preeclampsia, le infezioni, l'ipertensione cronica, le coagulopatie e le condizioni protrombotiche sottostanti, aumentano il rischio di ictus in gravidanza e per questo motivo sarebbe necessario un monitoraggio più attento. La preeclampsia è una malattia che colpisce dal 3% all'8% delle gravidanze e aumenta il rischio di ictus ad esse associato. Ad oggi non esistono molti dati a riguardo quindi, per poter effettuare lo studio, un gruppo di ricercatori del
Department of Neurology al College of Physicians and Surgeons della Columbia University, a New York, hanno colmato questa lacuna analizzando il database di ricovero del New York State Department of Health dal 2003 al 2012, e hanno abbinato ogni donna con preeclampsia e ictus associato alla gravidanza a tre controlli con preeclampsia in base a età e razza/etnia. “I fattori di rischio predefiniti per l'ictus associato alla gravidanza includevano complicazioni della gravidanza, infezione presente al ricovero, fattori di rischio vascolare, stati protrombotici e coagulopatie”, afferma Eliza Miller, autrice principale dello studio. Tra tutte le donne ricoverate per qualunque motivo negli ospedali dello stato di New York durante il periodo dello studio, nella fascia di età 12-55 anni, 88.857 hanno presentato preeclampsia e 197 di esse hanno sofferto di un ictus associato alla gravidanza.
Le donne con preeclampsia che avevano avuto ictus riscontravano una probabilità maggiore, rispetto ai controlli, di essere affette da stati protrombotici, coagulopatie, ipertensione cronica, preeclampsia grave o eclampsia. Gli autori spiegano quindi che “in sintesi, le infezioni del tratto urinario, l'ipertensione cronica, le condizioni protrombotiche, e le coagulopatie rappresentano un aumento del rischio di ictus nelle donne con preeclampsia. Le infezioni possono essere un importante fattore di rischio trattabile in questa popolazione; allo stesso modo, uno screening per coagulopatie e condizioni protrombotiche può essere auspicabile nelle donne con preeclampsia. Sono necessari studi prospettici per confermare questi risultati e sviluppare interventi tesi alla prevenzione dell'ictus in questo gruppo vulnerabile così particolare”.

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