lunedì 15 maggio 2017

Un progetto educativo per la prevenzione all’obesità

All'Istituto Gaslini di Genova è stato presentato un progetto educativo volto a sensibilizzare i giovani contro il problema dell’obesità e che ha coinvolto, con laboratori interattivi di educazione alimentare, 400 bambini tra 6 e 9 anni, provenienti da scuole della regione Liguria, dei quali sono stati registrati peso e statura. Il progetto, chiamato "Prevenzione dell'Obesità infantile e delle carenze nutrizionali: Educazione alimentare 2.0 - Ricerca della salute", è stato sviluppato dall'Università degli Studi di Genova Clinica Pediatrica Gaslini in collaborazione con
Coop Liguria, con il patrocinio della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU - Liguria), il coinvolgimento del Corso di Laurea in Dietistica UNIGE e la partecipazione dell'Istituto Professionale Statale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Marco Polo".
Mohamad Maghnie, direttore della Clinica Pediatrica dell'Istituto G. Gaslini, fa sapere, tramite un comunicato stampa, che “dai dati auxologici analizzati, sono risultati sottopeso il 2% dei bambini, normopeso il 64%, sovrappeso il 15%, mentre la percentuale dei bambini obesi è risultata del 19%, dei quali il 6% con obesità grave”, aggiungendo: “Il confronto rispetto ai dati estrapolati nell'ambito del sistema di sorveglianza nazionale "OKKIO ALLA SALUTE 2014" evidenzia una percentuale di sovrappeso inferiore al dato nazionale (20,9%); contrariamente, il dato di obesità risulta essere superiore del 10% al dato italiano: quindi i dati rilevati da questo campione ci dicono che a Genova una percentuale di soggetti in sovrappeso sono diventati obesi peggiorando la loro condizione nel tempo. Questo significa che i bambini in condizione di obesità stanno crescendo in quantità maggiore rispetto al dato italiano”.
In sede di progetto sono stati fatti compilare, agli insegnanti e ai genitori degli alunni coinvolti, dei questionari sulle conoscenze nutrizionali e alimentari: “Dai questionari sottoposti a genitori e insegnanti le conoscenze degli insegnanti sono risultate ottime/buone nel 92%, diversamente da quanto rilevato per i genitori, ove le conoscenze sono state valutate come insufficienti nel 20% dei casi con possibili ricadute sullo stato di salute dei loro bambini”, afferma Cinzia Zucchi, dietista della Clinica Pediatrica Istituto G. Gaslini. Sono stati inoltre raccolti i dati auxologici di alcuni bambini che non hanno partecipato agli incontri educativi e, entrambi i gruppi, saranno monitorati nei prossimi tre anni per valutare l'efficacia dell'azione educativa effettuata.

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