lunedì 15 maggio 2017

Prevenzione e contraccezione gratuita contro gli aborti clandestini

Elsa Viora, Presidente Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi), commenta i dati emersi nel corso del question time al Ministro Lorenzin sugli aborti clandestini in Italia promuovendo un lavoro sulla prevenzione, un auspicabile rimedio al problema. In particolare viene esortato il counselling rivolto alle donne che abbiano già fatto ricorso all’interruzione di gravidanza (IVG) e vengono appoggiate le politiche di promozione di una contraccezione informata e responsabile “che non può passare, come purtroppo avviene oggi in Italia, per l'acquisto dei
contraccettivi a totale carico dei cittadini”.
Per quanto riguarda i centri pubblici adibiti all’IVG, la percentuale di donne che ripete l’intervento è del 26,6%, il che porta un costo complessivo di 29,9 milioni di euro l’anno. Viora sottolinea che “è quindi evidente l’importanza che in tutti i centri che praticano le IVG venga proposto, immediatamente dopo l’interruzione di gravidanza, un programma contraccettivo basato sulle specifiche esigenze della donna, e che qualunque sia il metodo contraccettivo scelto venga fornito subito dopo l’intervento. Questo per evitare la ripetizione degli aborti in genere, ma anche il rischio che, successivamente, alcune delle donne intercettate dai servizi pubblici possano scegliere di ricorrere all’aborto clandestino”. Ed infatti a tal proposito la Aogoi ha promosso un progetto di formazione e sensibilizzazione rivolto agli operatori dei centri italiani che praticano questo intervento.
Un’efficace azione di prevenzione degli aborti potrebbe fondarsi anche su una maggior diffusione dei contraccettivi a lunga durata, che garantiscono un’efficacia prolungata dai 3 ai 5 anni e che sono sottocutanei o impiantati in utero. “Chi richiede l’interruzione della gravidanza è reduce dal fallimento di un metodo contraccettivo: proprio in questi casi può essere più efficace consigliare i sistemi contraccettivi a lunga durata e reversibili (Larc), che i dati dell’Oms indicano come i sistemi contraccettivi più sicuri e che garantiscono la percentuale più alta di adesione. In un’ottica di prevenzione questi metodi possono essere utilizzati nell’immediatezza dell’IVG, senza arrecare alcun disagio alla donna”, conclude Viora.

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