venerdì 10 marzo 2017

Le linee guida sul consumo di pesce in gravidanza e allattamento

La Food and Drug Adimistration (Fda), insieme all'Environmental Protection Agency (Epa), ha rilasciato le raccomandazioni comuni per il consumo ottimale di pesce. Oltre che a fare una distinzione tra adulti e bambini, le linee guida riservano una sezione dedicata alle donne in gravidanza, a coloro che ne stanno pianificando una e alle donne che allattano al seno.
Da un sondaggio condotto proprio dalla Fda è risultato che circa il 50% delle donne in gravidanza consuma meno di 60 grammi di pesce in una settimana, quando la quantità raccomandata è compresa tra
i 230 e i 340 grammi settimanali, quindi decisamente superiore. Il consumo di pesce in gravidanza infatti fornisce diversi benefici nutrizionali che sono importanti per la crescita e lo sviluppo del bambino e lo stesso accade durante la prima infanzia con il consumo da parte del bambino stesso; per queste ragioni Fda ed Epa consigliano un'assunzione di minimo 2 o 3 porzioni di pesce alla settimana. Questo però è valido per il pesce a basso contenuto di mercurio, come gamberetti, merluzzo, salmone e tonno in scatola, in quanto un consumo elevato, e per tempi prolungati, di mercurio può essere dannoso a livello cerebrale. Fda ed Epa sconsigliano quindi il consumo di pesce con livelli di mercurio troppo alti in particolar modo a donne incinte e bambini piccoli e tra questi troviamo: squalo, pesce spada, sgombro e tilefish, in quanto tutti predatori di notevoli dimensioni che possono accumulare elevati livelli di mercurio; di contro, il tonno in scatola sembrerebbe avere livelli di metilmercurio più bassi rispetto a quello fresco e questo a causa delle differenti specie e dimensioni del pesce utilizzato.
Relativamente alle quantità consigliate invece, per gli adulti una porzione di pesce è di circa 115 grammi, pesati prima della cottura, mentre per i bambini la grammatura è inferiore ma sempre adeguata all’età e alle esigenze energetiche relative. Le linee guida comunque suggeriscono, per i bambini, 1 o 2 porzioni settimanali.

FONTE:
https://www.fda.gov/Food/FoodborneIllnessContaminants/Metals/ucm393070.htm

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