giovedì 15 dicembre 2016

Le novità sui crediti Ecm a partire dal 2017

Si è tenuto nel mese di Novembre, a Roma, il convegno nazionale dal titolo “Le professioni sanitarie ed il sistema Ecm tra presente e futuro", che ha contato mille partecipanti e ha trattato il tema della formazione continua, confrontando il mondo ordinistico, Commissione Nazionale Formazione Continua, Ministero della Salute, provider e professionisti.
Sergio Bovenga, presidente del Consorzio CoGeAPS che gestisce i crediti formativi di tutte le 30 professioni sanitarie (oltre 1.000.000 di professionisti), riassume così i
dati dell’evento: “i medici italiani acquisiscono i crediti un po' con la logica dei polli di Trilussa. Se rapportiamo a un pasto i 150 crediti che servono - teoricamente - in un triennio, c'è chi ha mangiato un pollo e mezzo e chi mezzo pollo: in altre parole, la formazione continua tiene. Registriamo ben 966 mila iscritti ai corsi nel triennio 2014-16 (dato non ancora definitivo) ma alcuni si aggiornano oltre il dovuto ed altri meno”.
Durante il convegno sono anche state annunciate le nuove regole del triennio 2017-19 e anche quelle relative al dossier formativo che entrerà in uso nel nuovo triennio. Bovenga spiega le novità: “un cambiamento si ha anche sulle riduzioni: in questo triennio 2014-2016 si poteva fruire di uno sconto di 45 crediti se si erano totalizzati nel triennio precedente tra 105 e 150 crediti, di 30 crediti con un bilancio tra 51 e 100 crediti, di 15 crediti (che equivale all'obbligo di raggiungere 135 crediti in questo triennio) se si erano totalizzati fra 30 e 50 crediti. Per il 2017-19 varranno solo due riduzioni: 30 crediti abbuonabili se nel triennio 2014-2016 si sono raggiunti tra 121 e 150 crediti e 15 crediti se si sono raggiunti da 81 a 120 crediti. Si dà per inteso che i professionisti si formano di più e si eliminano i target minimi e massimi da conseguire ogni anno. Inoltre, sulla scia delle determine appena licenziate dalla Commissione Ecm, sarà possibile autocertificare i crediti per autoformazione (entro il limite del 10% nel triennio) non solo ai liberi professionisti ma a tutti i professionisti. Di conseguenza, scende il livello di formazione accreditata da dover attestare; fatto cento l'obbligo formativo sarà sufficiente al professionista presentare un 40% di crediti tratti da eventi organizzati da provider, mentre per il restante 60% potrà attingere da autoformazione, corsi all'estero, tutoraggi, pubblicazioni scientifiche ed altre opportunità”. Relativamente al dossier formativo invece, questo “nasce come possibilità data ai professionisti di programmarsi il percorso in base alle reali esigenze dettate dall'attività quotidiana. Tre le macro-aree sulla cui base il singolo deciderà di fissare i propri obiettivi formativi: tecnico-professionale, di processo e di sistema; un chirurgo, ad esempio, potrebbe avere più interesse ad approfondire in settori tecnico professionali, al contrario un medico che si occupa di organizzazione sanitaria avrà più interesse ad aggiornarsi in obiettivi di processo o di sistema. Per ogni area il professionista aderente indica una percentuale corrispondente al fabbisogno. Per ottenere il bonus occorre la compresenza di tre condizioni: che il dossier venga programmato, che le aree risultino coerenti con il profilo di attività e che almeno il 70% dei crediti a consuntivo sia ottenuto in coerenza con quanto indicato in relazione al proprio profilo a inizio triennio. Se le tre condizioni si realizzano si ha diritto a un bonus di 30 crediti di cui 10 scontati nel triennio 17-19 e 20 nel successivo”, spiega Bovenga, ricordando che l’adesione al dossier sarà volontaria e non obbligatoria, e incentivata con un bonus di 30 crediti.
Per chi si domanda se i medici a fare formazione sono pochi o tanti, “i dati del triennio saranno disponibili a primavera. Infatti, il triennio si conclude a dicembre ma i provider hanno tre mesi per comunicare i dati. E poi i corsi di formazione a distanza-Fad si chiudono a scadenze predeterminate prima delle quali non è comunicato il dato di chi li ha conclusi, e dopo ci sono fino a 3 mesi per girarli al CoGeAPS”. Bovenga ricorda anche le modalità di certificazione per il raggiungimento del debito formativo, ovvero che il professionista deve recarsi all'Ordine che accede al suo profilo e stampare la certificazione, accreditata dal sistema. A chi, invece, ha assolto l’obbligo formativo in modo parziale, l’Ordine rilascia un’attestazione con i corsi fatti. Infine viene consigliato, ai medici che svolgono doppia attività, di comunicare al provider per quale disciplina partecipano all'evento: “una percentuale di colleghi potrebbe essere in regola con i crediti conseguiti se solo interagisse meglio con i provider e con il CoGeAPS. Insomma, serve conoscere le regole per meglio fruire del sistema Ecm”.

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