martedì 20 settembre 2016

Probiotici in gravidanza come prevenzione all’eczema atopico nel bambino

Secondo recenti analisi l’assunzione di probiotici nella fase di gravidanza e di allattamento e nello svezzamento fino al primo anno di età, da parte delle madri, sarebbe correlato ad una diminuzione dei casi di eczema atopico nel bambino. Nel dettaglio, l’assunzione di alcuni ceppi di probiotici durante la gravidanza ridurrebbe il rischio di eczema del 9% e se l’assunzione è estesa al periodo di allattamento e di svezzamento, il rischio si riduce ulteriormente al 15%. Questi dati sono frutto di una meta-analisi i cui risultati sono
stati pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology e che vanno a rafforzare quanto espresso dalla World Allergy Organization (WAO), ovvero che l’utilizzo dei probiotici è raccomandato sia durante che dopo la gravidanza. Tra gli autori delle linee guida WAO troviamo Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che in merito a questo studio asserisce: “Grazie a questa metanalisi tutte le controversie circa l'efficacia dell'utilizzo di probiotici in queste delicate fasi della vita sono state ricomposte e le voci discordanti armonizzate. Un limite di queste linee guida è quello di non essere riuscite ad individuare un probiotico ideale, tuttavia ce n'è qualcuno meglio posizionato di altri sotto questo profilo”.
L’utilizzo dei probiotici come strategia preventiva rappresenterebbe inoltre un risparmio non indifferente dal punto di vista finanziario, così come illustrato nelle linee guida WAO. Nel dettaglio, si è stimato che riducendo mediamente del 9% il numero di eczemi verrebbero risparmiati tra i 150 e i 300 euro l'anno ogni 100 candidati alla dermatite atopica. È da considerare inoltre che questa cifra è in riferimento solo alle visite ambulatoriali e che non include il costo delle terapie e di ulteriori spese non direttamente correlate alla malattia. Secondo lo studio Isaac (International study of asthma and allergies in childhood), circa il 10% dei bambini nel mondo soffre di dermatite atopica nelle prime fasi della vita, pertanto “proiettando questo dato sulla popolazione di un Paese, l'assunzione di probiotici in gravidanza permetterebbe allo Stato di risparmiare miliardi di euro” sottolinea Fiocchi, aggiungendo infine che fino ad oggi è stato dimostrato che “la prevenzione avviene per la dermatite atopica, non per la rinite allergica, non per l'asma e nemmeno per le allergie alimentari. Tuttavia il probiotico apre la speranza nella riduzione dello sviluppo di allergie future nei bambini a rischio perché la dermatite atopica è la porta d'ingresso al mondo dell'allergia”.

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