lunedì 3 settembre 2012

Incontinenza urinaria: disagio sociale per molti over 60

Una patologia in continuo aumento soprattutto nelle donne.


Presidente
Antonio Perrone

Past-president
Diego Riva

Segretario Scientifico
Mauro Cervigni

Tesoriere
Maurizio Bologna

Consiglieri
Antonio Cianci
Stefano Dati
Alessandro D'Afiero
Emilio Emili
Mauro Garaventa
Valerio Napolitano
Franca Natale
Fabio Sirimarco
Antonio Onorato Succu

Probi Viri
Nunzio Giulini
Vito Leanza

Revisori dei Conti
Giuseppe Forte
Sandro Mastrangeli

Lettera di AIUG (Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico).

Caro Collega, come sai la Uroginecologia da tempo non è più una disciplina di nicchia. Le problematiche relative ai difetti/disfunzioni del Pavimento Pelvico rappresentano oramai un vissuto che le donne riferiscono con sempre maggiore apertura e desiderio di cura. Il problema della Incontinenza Urinaria Femminile poi, la cui dimensione socio-economica legata alla sua elevata incidenza e prevalenza nella popolazione generale, per la sua condizione sommersa e misconosciuta ed per l’impatto sui costi sociali e sulla qualità della vita, rappresenta oggi un’importante sfida socio-assistenziale. Si stima che nel mondo le pazienti affette da Incontinenza Urinaria siano oltre 200 milioni: 2-3 milioni in Inghilterra, 10-12 milioni negli Stati Uniti, 3 milioni in Italia, con un COI (Cost of Illness Analysis), inteso in termini di costi diretti ed indiretti, di notevolissimo rilievo sociale ed economico.


L’approccio diagnostico/terapeutico a queste importanti problematiche necessita oramai di sempre maggiore competenza.

La nostra Associazione, con oltre 22 anni di storia, ha il privilegio di avere accumulato un rilevante bagaglio culturale ed aver contribuito a formare la prima pioneristica “generazione” di Uroginecologi in Italia. Oggi che le tematiche da noi trattate rappresentano una parte significativa della nostra specialità l’AIUG ha cercato di rafforzare il suo ruolo educazionale, volto sia ai giovani colleghi che ai colleghi che per peculiarità professionali non si occupano direttamente di tali problematiche, attraverso proposte formative di diverso livello e di vario contenuto. Con queste premesse ti invitiamo a considerarci come valido interlocutore a supporto scientifico/ formativo nello svolgimento della Tua pratica clinica.

Nell’augurarti buon lavoro ti inviamo i nostri migliori saluti.

Il Consiglio Direttivo

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