venerdì 23 settembre 2011

Mi curo da solo...con internet e i farmaci online

Sono 4 milioni gli italiani che utilizzano internet per avere informazioni mediche Un fai da te che può però rivelarsi pericoloso.


Curarsi con internet da soli.
E’ senza dubbio il medico preferito dagli italiani. Con oltre 4 milioni di pazienti il dottor web (o cyberdoc) registra il gradimento massimo di chi ha bisogno di cure e di informazioni nel campo medico. Un’abitudine in continua crescita (in tre anni, i naviganti, sono passati dal 2,8 al 13,1%) che nasconde però molti pericoli. La tentazione di fare tutto da soli è infatti molto forte. Basta un click e subito si è proiettati in un mare di informazioni mediche. C’è di tutto. Non tutti, però, sono in grado di utilizzare correttamente i contenuti pubblicati. Ciononostante in molti scelgono di
improvvisarsi medici. Una lettura veloce ed ecco pronta la diagnosi.
Il passo successivo è quello dell’acquisto, in rete, dei farmaci da utilizzare per la cura. I danni che possono derivare, e che derivano, da un comportamento così superficiale sono facilmente intuibili.

Dove cercare

 

In rete si può trovare tutto. Anzi, si può trovare troppo. Cliccando la parola “Salute, sito” nel motore di ricerca Google fanno la loro comparsa oltre 6 milioni di pagine. Più precisamente 6 milioni e 300.000. Un labirinto dove muoversi è davvero difficile anche per chi la medicina l’ha studiata, senza improvvisazioni, all’Università. C’è di tutto. Dagli studi scientifici superati alle diagnosi sbagliate, dai consigli patacca alle pubblicità occulte. Prendere la strada sbagliata è un attimo. Per evitare pericolosi fuori pista è bene affidarsi, per la consultazione, ad uno dei siti certificati con il bollino di qualità. Tra i più noti c’è l’Honcode che ha ottenuto la preziosa certificazione dall’Health on the net foundation una organizzazione che ha più di dieci anni e che si avvale della collaborazione di esperti internazionali di telemedicina. Rigida la griglia selettiva per ottenere il logo. Occorre citare le fonti scientifiche che devono essere chiaramente separate da quelle pubblicitarie. Il sito deve evidenziare che le informazioni contenute non sostituiscono ma promuovono l’incontro con i medici e gli specialisti. Un aiuto può arrivare anche dal ministero della salute che ha messo in rete i riferimenti di 53 associazioni di pazienti (www.salute.gov.it/servizio/link.jsp)

Il farmaco...meglio in farmacia

 

Altro costume diffuso, e non solo in Italia, è l’acquisto di medicine tramite internet.
Anche qui occorre tenere gli occhi ben aperti. Il 62% dei farmaci, secondo una ricerca pubblicata dall’European Alliance for access to safe Medicines, una associazione che cerca di contrastare la diffusione di farmaci alterati e di scarsa qualità, sarebbe contraffatto. A ciò va aggiunta la lunga lista di truffe che, da sempre, accompagnano il mercato online. La strada sicura, per poter avere preziose informazioni e consigli, resta ancora quella della vecchia e affidabile farmacia. Meglio per la salute e, a conti fatti, anche per il portafoglio...

Consulta anche l'articolo dell'intervista al presidente di Federfarma Annarosa Racca sui pericoli dei farmaci acquistati online.

Di vitaincoppia

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