Alcuni recenti articoli pubblicati sulla rivista JAMA Pediatrics hanno mostrato diversi
benefici nei confronti sia della madre che del bambino con la supplementazione
di vitamina D in gravidanza.
Una metanalisi di un gruppo di ricercatori dell'Università
di Montreal in collaborazione con la McGill University ha analizzato 728 studi,
selezionando 24 trial randomizzati e controllati svolti su 5.405 partecipanti e
mirati a
verificare gli effetti della vitamina D sulla salute dei bambini. Ciò
che ha spinto gli studiosi ad eseguire lo studio è stato l’elevato tasso di
bassi livelli di vitamina D durante la gestazione nonché l’importanza di
chiarire il ruolo di questa vitamina assunta dalle donne con il fine di
beneficiare la salute del bambino, importanza rilevante anche in termini di
salute pubblica. Wei Guang Bi, primo autore dell’articolo spiega: “Le prove
esistenti non suggeriscono effetti collaterali dannosi per le madri che
assumono integrazione con vitamina D, i cui benefici si verificano senza alcun
aumento del rischio né di mortalità fetale o neonatale né di anomalie congenite”;
benefici che riguardano la riduzione del rischio di partorire neonati piccoli
in relazione all’età gestazionale. Bi aggiunge inoltre che “questi risultati
sono in contrasto con quelli di un'altra metanalisi pubblicata su BMJ lo scorso novembre, in cui gli
autori concludevano che le prove fino a quel momenti sembravano insufficienti a
sostenere suggerimenti clinici o politici sull'assunzione di vitamina D nelle
gravide”.
Un ulteriore studio, pubblicato in concomitanza sulla
medesima rivista, è un trial clinico svolto da un gruppo di ricercatori
dell'Università di Helsinki, Jenni Rosendahl come prima autrice, dal quale
emerge che assumere 400 UI di vitamina D3 al giorno è sufficiente per garantire
livelli vitaminici appropriati nei bambini con età inferiore ai due anni. Hans
Bisgaard, dell'Herlev and Gentofte Hospital, Università di Copenaghen,
Danimarca, commenta così in un editoriale: “Queste osservazioni suggeriscono
che la supplementazione prenatale di vitamina D aumenta i valori di 25(OH)D
neonatale senza che ne derivino effetti avversi”.
JAMA Pediatr. 2018. doi:
10.1001/jamapediatrics.2018.0302
JAMA Pediatr. 2018. doi:
10.1001/jamapediatrics.2018.0602
JAMA Pediatr. 2018. doi:
10.1001/jamapediatrics.2018.0917
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