martedì 15 dicembre 2015

La disforia post-coitale

un problema di molte donne


Le ricerche sulla funzione sessuale femminile si concentrano sull’eccitazione, sull’orgasmo e sul dolore, prima o durante il rapporto sessuale, ma non si tiene in considerazione la componente emotiva dopo il rapporto. La depressione post-sesso tecnicamente chiamata disforia post-coitale è un fenomeno molto diffuso tra le donne.
I ricercatori australiani, in contro corrente, hanno indagato questo aspetto. Dall’ analisi dei dati fornitoci dallo studio si può affermare che quasi la metà delle donne ha sperimentato un sentimento di malinconia dopo un rapporto sessuale consensuale.

Robert Schweitzer, della School of Psychology and Counselling dell'Università del Queensland, in Australia, spiega che la cosiddetta disforia post-coitale non è un problema medico di per sé, ma
è un'esperienza umana ancora poco studiata sul continuum delle esperienze sessuali.

I ricercatori australiani hanno preso come campione 230 studentesse universitarie e hanno indagato i disagi psicologici e esperienze emotivi legate al sesso. È stato chiesto alle studentesse di eventuali disagi psicologici ed esperienze emotive legati al sesso, quali crisi di pianto inspiegabili, tristezza o sintomi di disforia post-coitali.

La crisi passa in qualche minuto e si manifesta quando il corpo della donna dovrebbe al contrario rilassarsi e provare un diffuso benessere fisico e psichico. Può essere definita come una sorta di inspiegabile malinconia, che le rende depresse e ansiose fino a farle piangere. Circa il 5 % delle intervistate ha risposto di avere sperimentato quei sintomi di recente, e più del 46 % di averlo affrontato almeno una volta nella vita.

Secondo i ricercatori i sintomi sono dovuti all’associazione degli incontri sessuali con il trauma dell’abuso e le sensazioni di vergogna, colpa, pena e perdita. Questa associazione si ritiene possa portare a problemi sessuali e a evitare il sesso.

Studi precedenti avevano riportato percentuali meno elevate, sottolineando così la presenza di una bassa ricerca riguardo la disforia post-coitale. Non è classificabile come malattia e per il poco studio non ci sono terapie, ma solo ricerche che hanno lo scopo di far sapere alle donne che non sono le uniche a provare questa esperienza. Dietro questo sintomo sono importanti i seguenti componenti: componente genetica, allattamento al seno e una storia di abusi sessuali.

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