La
cosiddetta “pillola,” il noto contraccettivo orale in compresse, era stata
concepita originariamente con un regime di 28 giorni: 21 giorni di pillole
attive e 7 giorni senza ormoni per consentire una mestruazione mensile. Con la
pillola, il sanguinamento da sospensione poteva essere programmato in qualsiasi
momento, tuttavia si pensava che la somiglianza con il ciclo mestruale avrebbe reso
la pillola più accettabile come metodo di contraccezione naturale.1,2
Pertanto, la decisione di utilizzare un regime posologico di 28 giorni non era
dettata dalla necessità fisiologica di avere 13 cicli l’anno, bensì dalle norme
sociali vigenti all’epoca.3 Ciononostante, i sondaggi condotti a
livello mondiale hanno invece rivelato che le donne di oggi preferirebbero
mestruazioni meno frequenti, ossia vorrebbero meno di un ciclo al mese.4-9
Sono
trascorsi molti decenni dall’introduzione sul mercato della prima pillola
contraccettiva ormonale e da allora abbiamo assistito al lancio di moltissime
varianti nel settore della contraccezione orale. Uno dei cambiamenti che hanno
marcato il percorso evolutivo della contraccezione orale è stato lo sviluppo
del regime esteso, che permette alle donne che scelgono la contraccezione di
ridurre i sanguinamenti mensili.10 La prima formulazione elaborata
appositamente per l’uso esteso è stata commercializzata negli Stati Uniti: questa
pillola prevedeva un ciclo di 91 giorni, con 84 giorni di pillole attive
seguiti da 7 giorni di placebo, per passare da 13 a soli 4 sanguinamenti
l’anno.11
Tuttavia, l’intervallo
di 7 giorni senza ormoni è stato associato a una riduzione della soppressione
ovarica, che può dare luogo all’ovulazione durante il trattamento, e a sintomi
da sospensione degli ormoni che possono indurre l’interruzione della terapia e
una gravidanza indesiderata.3,12-14 Con i regimi di 84/7 giorni,
l’attività dell’ovaio è più rapida durante i 7 giorni senza ormoni attivi
rispetto all’attività successiva a un regime tradizionale di 21/7 giorni.12
Per questo
motivo, il successivo passo nell’evoluzione dei regimi estesi è stato
l’eliminazione dell’intervallo privo di ormoni. Di conseguenza, la formulazione
su 84/7 giorni è stata modificata, sostituendo l’intervallo di 7 giorni senza
ormoni con 7 giorni di estrogeni a basso dosaggio. È nato così un nuovo
prodotto che sarà presto disponibile anche in Italia: grazie alla sua
formulazione, questo nuovo contraccettivo orale offre una soppressione ovarica
duratura e può ridurre i sintomi associati alla sospensione degli ormoni.12
Questo nuovo
contraccettivo con regime esteso offrirà un’alternativa efficace alle donne che
desiderano ottenere cicli mestruali più brevi e leggeri e
meno frequenti.15
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