Cisti ovariche benigne: intervento non indispensabile

I risultati intermedi di uno studio recentemente pubblicato su Lancet Oncology ha mostrato che le donne con cisti ovariche risultate benigne dall’ecografia, hanno un rischio basso di malignità e di complicanze gravi se sottoposte ad una gestione conservativa.
Lo studio ha coinvolto 1.919 donne, di maggiore età e provenienti da dieci diversi paesi, alle quali era stata diagnosticata tramite ecografia una cisti ovarica non cancerosa, valutandone gli sviluppi durante i due anni di follow-up dopo la classificazione della cisti come benigna. I dati che ne sono risultati hanno mostrato che
l'incidenza cumulativa della risoluzione spontanea delle cisti entro due anni è stata del 20,2% e solo a 12 donne è stato diagnosticato un carcinoma ovarico, con un rischio di neoplasia dello 0,4%; a tal proposito però gli autori non escludono la possibilità di un errore diagnostico all’ecografia. Tom Bourne dell'Imperial College di Londra e co-autore dello studio spiega, in merito ai risultati, che “quanto abbiamo visto può portare a un cambio della visione generale con conseguente diminuzione degli interventi chirurgici per cisti ovariche non cancerose, a condizione che ecografisti addestrati escludano in modo affidabile il cancro”. Ulteriori dati emersi dallo studio sono in merito ad altri complicanze: i tassi di ad esempio torsione e rottura della cisti sono stati dello 0,4% e dello 0,2% rispettivamente. Gli autori sottolineano però che tali rischi devono essere pesati con i rischi noti della chirurgia, come ad esempio quello di perforazione intestinale che è compreso tra il 3% e il 5% per le donne tra i 50 e i 74 anni di età.
In un commento di accompagnamento all’articolo, Taymaa May e Amit Oza, del Princess Margaret Cancer Center, University Health Network di Toronto in Canada, esprimono il loro consenso alle conclusioni raggiunte dagli autori: “Questo lavoro si concentra su un argomento cruciale che interessa molte donne e pone una sfida comune nella pratica clinica, e supporta la gestione conservativa dei tumori ovarici classificati come benigni tramite ecografia”.

DOI: https://doi.org/10.1016/S1470-2045(18)30837-4