martedì 18 settembre 2018

Screening primario senza citologia per HPV, maggiore efficacia nel rilevare lesioni pre-cancerose

Lo screening primario dell'HPV senza citologia ha portato a meno casi, rispetto ai test citologici, di neoplasia intraepiteliale cervicale di grado 3 o peggiore (CIN3+) e neoplasia intraepiteliale cervicale di grado 2 o peggiore (CIN2+) a 48 mesi. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato su JAMA ad opera di un gruppo di ricercatori del BC Women's Hospital and Health Centre a Vancouver, in Canada.
Gina Suzanne Ogilvie, prima autrice dello studio, spiega che “sebbene le linee guida sullo screening cervicale di un
certo numero di organizzazioni abbiano raccomandato il test HPV primario in base a diversi studi, nessuno di tali lavori era stato progettato specificamente per esaminare il test HPV come modalità di screening primaria”. Lo studio, per chiarire meglio l'uso del test in caso di screening primario, ha coinvolto oltre 19 mila donne della British Columbia di età compresa tra 25 e 65 anni, che avevano effettuato un Pap test nell’anno precedente e che negli ultimi 5 anni non avevano storia famigliare di CIN2+. Nel gruppo di donne, 9.457 sono state sottoposte a un esame con citologia liquida (LBC) e 9.552 al test HPV e, a 48 mesi dall'esame, il tasso di casi CIN3+ nel gruppo test HPV è stato di 2,3 su 1.000 donne rispetto a 5,5 su 1.000 nel gruppo LBC. Entro la fine dello studio sono stati osservati risultati simili anche per il rischio di casi di CIN2+. 12 mesi dopo lo studio, le donne che avevo fatto il test HPV sono state sottoposte a colposcopie di follow-up a un tasso più elevato (57%) rispetto a quelle nel gruppo di controllo (30,8%), ma al momento dell'uscita dallo studio a 48 mesi, le donne del primo gruppo hanno ricevuto meno colposcopie di follow-up (49,2%) rispetto alle donne del secondo gruppo (70,5%).
Stewart Massad, della Washington University School of Medicine di St. Louis, all’interno di un editoriale di accompagnamento, spiega che i test citologici non migliorano in maniera significativa l'accuratezza dei test HPV e anzi, fanno crescere i costi e i risultati falsi positivi. Ed infatti conclude dicendo che “i medici dovranno fare una scelta tra test HPV ed entrambi i test in base a studi di costo-efficacia e alla loro discrezione, continuando a migliorare la sensibilizzazione per le donne inadeguatamente protette, in modo da combattere gli alti tassi di cancro cervicale”.


Ogilvie GS, van Niekerk D, Krajden M, et al. Effect of Screening With Primary Cervical HPV Testing vs Cytology Testing on High-grade Cervical Intraepithelial Neoplasia at 48 MonthsThe HPV FOCAL Randomized Clinical Trial. JAMA. 2018;320(1):43–52. doi:10.1001/jama.2018.7464

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