martedì 27 giugno 2017

Project Working: l’Ostetrica di Comunità e l’Ambulatorio di Rieducazione Pelvi-perineale

Dottoressa Marino Maria Grazia
mel.ly@live.it


Abstract
I disturbi del pavimento pelvico sono molto frequenti nella popolazione femminile ma molto spesso rimangono silenti causando peggioramento del danno e condizionando il quotidiano della donna. Questo progetto vuole creare una rete assistenziale di primo livello, a conduzione ostetrica, che prenda in carico la donna e la accompagni nelle fasi di informazione, valutazione clinica e
rieducazione. L’ostetrica svolge il ruolo fondamentale di favorire l’empowerment della donna migliorando il suo stato di salute globale.
L’ostetrica può fornire indispensabili suggerimenti per prevenire e trattare le disfunzioni perineali, nella consapevolezza che le lesioni funzionali, anche se asintomatiche, debbano essere necessariamente considerate e trattate per evitare il loro aggravamento e, di conseguenza, la necessità di ricorrere ad interventi chirurgici che non sempre possono ripristinare tutte le funzioni perineali. Come si evince dalla legislazione vigente, l’ostetrica/o è una professionista autonoma che tutela la dignità e promuove attivamente la salute globale femminile in ogni età, individuando situazioni di disagio e impegnandosi a fornire informazioni complete e corrette sui programmi di prevenzione, assistenza/cura e riabilitazione, utilizzando metodologie di comunicazione efficaci, personalizzate e favorenti i processi di comprensione nonché l’empowerment della persona.

Il Project working
Questo progetto, ideato per il lavoro di tesi del Master Ostetricia di Comunità, si basa sull’istituzione di un ambulatorio a conduzione ostetrica in cui afferiscono le donne in peri- post menopausa per conoscere, valutare ed eventualmente trattare il loro pavimento pelvico. Le attività del progetto andranno inserite nei contesti consultoriali, integrandoli con le attività già presenti quali screening, visita ed ecografia ostetrica/ginecologica, corsi di accompagnamento alla nascita e utilizzando gli spazi adibiti.

Obiettivi generali
- saper effettuare l’inquadramento e la valutazione funzionale della paziente affetta da problematiche e disturbi dell’area pelvica;
- conoscere tecniche e strumenti in relazione a modalità di utilizzo, indicazioni e controindicazioni, evidenza scientifica;
- pianificare il corretto approccio terapeutico; saper valutare i risultati finali della terapia eseguita.


Obiettivi specifici

- fornire informazioni comprensibili sulle modificazioni anatomo-funzionali che avvengono in peri-menopausa e in menopausa e che possono avere ripercussioni sul pavimento pelvico;
- illustrare le principali problematiche che la donna può riscontrare (prolassi, incontinenza urinaria, incontinenza anale, dispareunia e alterazioni a carico dell’alvo);
- indicare le varie opzioni di trattamento con attenzione al percorso conservativo educativo/rieducativo/riabilitativo;
- assistere la donna nel trattamento riabilitativo individuale (fisiochinesiterapia, biofeedback, elettrostimolazione funzionale, altro) e raccomandare i follow-up regolari;
- attivare gruppi di sostegno al fine di preservare/mantenere una buona salute perineale;
- collaborare con il medico durante il percorso chirurgico uro-ginecologico, ginecologico, colon-proctologico (assistenziale nel pre, intra e post operatorio).

Metodologia e Strumenti
Il progetto prevede tre differenti momenti di approccio con la donna.
Fase educativa: organizzazione di incontri di gruppo, gestiti dall’ostetrica, che forniscono indicazioni per il benessere perineale.
Fase valutativa: incontri individuali per una valutazione anamnestica accurata, attraverso un modello unico (cartella clinica), per conoscere la storia di salute della donna, la storia ostetrica, individuare i fattori di rischio e i disturbi presenti, eventuali anomalie congenite, malattie neurologiche, conoscere il contesto socio-lavorativo della donna per individuare eventuali fattori di rischio come sollevamento pesi o sport “nemici del perineo”. Altro scopo è quello di effettuare un esame obiettivo accurato.
Fase terapeutica: può essere di gruppo o individuale, a cadenza settimanale, dove le donne ricevono una supervisione regolare rispetto al loro lavoro di rieducazione del pavimento pelvico.

Discussione e conclusioni
L’obiettivo a lungo termine di questo progetto è quello di incrementare la conoscenza e la salute pelvi-perineale. In particolare, aumentare il controllo neuromuscolare e migliorare il tono perineale, prevenire l’incontinenza urinaria e il prolasso, mantenere o recuperare una vita sessuale soddisfacente e contenere il costo sociale (dal costo degli assorbenti igienici a quelli di un intervento chirurgico). Punto cruciale è sicuramente la partecipazione della donna in quanto la riabilitazione perineale è una rieducazione molto particolare, variegata, interessante e ricca; è una metodica attiva, volontaria, che non si ferma al puro esercizio fisico ma va a insinuarsi nell’intimità dell’essere donna. Per cui, compito essenziale dell’ostetrica, è la “presa in carico”, il “prendersi cura” della donna, diverso dal curare (modello to care-to cure), favorirne l’”empowerment” e quindi condurla alla consapevolezza e all’autocura. La tutela della donna da parte dell’ostetrica di comunità rappresenta un investimento in salute.

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