mercoledì 22 aprile 2015

Nessuna interazione tra contraccettivi ormonali ed antibiotici a largo spettro

Tra le donne che usano la pillola estro-progestinica suscita sempre timore l'eventualità che l'assunzione di altri farmaci possa interferire con l'efficacia contraccettiva. A rassicurarle arriva ora una raccomandazione del CMDh, il Gruppo di coordinamento per le procedure decentralizzate e di mutuo riconoscimento che collabora con Ema ed Unione europea, in cui si enuncia che le possibili interazioni farmacologiche tra la maggior parte degli antibiotici a largo spettro e alcuni tra i più diffusi anticoncezionali orali non rappresentano un elemento di rischio per una gravidanza indesiderata. Per questo motivo il CMDh consiglia di
aggiornare le precauzioni d'uso eliminando la dicitura secondo cui alcuni fallimenti contraccettivi potrebbero essere imputati all'assunzione della pillola insieme con penicilline e tetracicline, o la necessità per le donne di adottare un anticoncezionale meccanico anche nei sette giorni successivi al termine della terapia antibiotica. Nello specifico, la cancellazione delle avvertenze riguarda le formulazioni Jasmine, Jasminelle e Yaz e i relativi prodotti equivalenti (codici ATC G03 Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale da AA01 ad AA13 e da AB01 a AB08 e HB01). La raccomandazione è frutto di un'estrapolazione di uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità in cui si conferma l'assenza di interazioni farmacologiche tra sistemi ormonali a rilascio vaginale, a base di etonogestrel/etinilestradiolo, e amoxicillina o doxiciclina e quelle tra cerotti contraccettivi e tetraciclina.

Fonte: farmacista33.it

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