mercoledì 1 agosto 2012

L’importanza del massaggio infantile nella professione ostetrica

Antiche tecniche per facilitare il rapporto padre/madre-bambino


Il massaggio era usato già dall’uomo primitivo come tecnica di terapia delle malattie e dei traumi. Nella Grecia Antica e nell’Antica Roma i medici lo usavano come terapia contro il dolore, a scopo igienico ed estetico. Risale al 2600 a.C. la prima documentazione, ancora oggi valida, riguardante il massaggio cinese, giapponese e indiano dove l’obiettivo comune è quello di armonizzare il flusso di energia vitale per raggiungere il benessere psico-fisico. Nel percorso formativo dell’ostetrica potrebbe essere interessante acquisire competenze sul massaggio infantile IAIM, tecnica che permette di rafforzare e facilitare il rapporto madre-padre-bambino. La fondatrice del massaggio IAIM è Vimala Mc Clure, che ideò e sviluppò questa disciplina già dal 1976, con combinazioni e variazioni del massaggio indiano, svedese, con lo studio di
principi e tecniche yoga, rilassamento, integrando con l’esperienza personale. Un recente studio (“Baby massage ameliorates neonatal jaundice in full-term newborn infants.” Chen J, Sadakata M, Ishida M, Sekizuka N, Sayama M. del 2011) dimostra che il massaggio infantile nei primi giorni di vita, può ridurre i livelli di bilirubina neonatale. Si può suggerire perciò questa pratica in quanto produce benefici per il miglioramento dell’ittero neonatale, ma molte altre come vedremo sono le sue applicazioni.
In generale i benefici del Massaggio IAIM si possono così riassumere:
  • Interazione che include l’attivazione di tutti e cinque i sensi, imitazione, favorire bonding e attaccamento, totale attenzione, contatto precoce con i genitori, ecc.
  • Rilassamento dimostrato dal ritmo del sonno, riduzione degli ormoni dello stress, capacità di autoconsolazione, normalizzazione del tono muscolare, minore iperattività ecc. 
  • Sollievo in caso di coliche intestinali e gas, stitichezza, tensioni muscolari, fastidi della dentizione, ecc. 
  • Stimolazione dello sviluppo del linguaggio, del muscolare e tono, sul sistema circolatorio, digerente, ormonale, respiratorio, vestibolare ecc. 
Nel massaggio al bambino è indispensabile la corretta gestione di molti aspetti tecnici ma l’obiettivo principale è la relazione. Il bambino sano ha la capacità di essere un elemento attivo nel creare un legame affettivo con chi lo accudisce e il massaggio è un’opportunità per prenderci cura di questa sua capacità propositiva. Il massaggio è relazione e la tecnica è lo strumento. L’attaccamento si può esprimere in un legame, definibile anche come relazione stabile che si fonda, attraverso scambi amorevoli reciproci, tra il bambino e la persona adulta che si dedica a lui (caregiver) fin dalla nascita (questo include anche la relazione madre/padre - bambino). Un insegnante di massaggio infantile deve sfruttare appieno la possibilità di creare, intensificare ed orientare il processo di attaccamento. Poiché non è mai troppo tardi per creare il legame tra genitori e bambini e se la relazione ha dovuto affrontare difficoltà quali ricoveri del neonato, patologie materne che hanno allontanato la madre nei primi giorni di vita, bambini adottati ecc. la tecnica del massaggio infantile può aiutare a ricucire questi strappi iniziali e favorire e recuperare l’attaccamento. L’attaccamento madre-bambino è un legame biunivoco che si forma già nella vita intrauterina e si riscontra soprattutto nei primi tre mesi di vita. La madre è spesso il polo affettivo e il punto di riferimento più importante nell’infanzia non solo degli esseri umani, ma anche di moltissime altre specie animali. Per sopravvivere un neonato ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui, non soltanto per alimentarlo o coprirlo, ma per trasmettergli con la sua presenza e le sue interazioni, sicurezza ed ottimismo. La mamma, o un sostituto in sua assenza, va incontro ai bisogni del piccolo con una vasta gamma di comportamenti spontanei che s’identificano nell’accogliere, valorizzare, tollerare, giustificare, e proteggere. La simbiosi dei primi tempi (fisica e psicologica) svolge un ruolo fondamentale; la vicinanza, il contatto fisico e la voce sono i veicoli attraverso i quali si alimentano il senso di sicurezza e il benessere psicologico del bambino. I corsi di Massaggio IAIM proposti si articolano in 5 incontri durante i quali i genitori apprendono una sequenza che può essere personalizzata in base alle esigenze del proprio bambino. Questo perché come ricordo sempre, il piccolo deve sentire che quel tocco è ricco di emozioni, è fatto senza fretta e nello stesso tempo termina quando lo desidera. Non deve essere una mera tecnica da applicare forzatamente in tutto il corpo. Deve essere sempre curata la stanza nella quale si svolgono gli incontri; è fondamentale il setting ed un piccolo particolare può rendere tutto più gradevole. La giusta comunicazione può essere trasmessa da un tocco dolce, una musica rilassante, dal piacere reciproco che genitore e piccolo provano nel contatto. L’accoglienza è fondamentale per fare sì che il clima che si instaura nel gruppo sia sempre ricco di mille sfaccettature che ogni volta arricchisce le esperienze personali. C’è sempre serenità, rispetto dei tempi dei piccoli ed anche un momento di dialogo e scambio di informazioni fra insegnante e genitori su diversi argomenti (pianto, sonno, coliche ecc.) ma su tutto regna il non-giudizio e l’aiuto. Il gruppo facilita l’emergere dei vissuti emotivi dei genitori; se si sviluppa un buon clima, essi si sentono liberi di poter esprimere le difficoltà rispetto al loro rapporto con il piccolo e scambiare opinioni ed esperienze con gli altri partecipanti. La creazione di un ambiente caldo e sicuro crea un contesto di tranquillità per sperimentare al meglio l’interazione con il proprio piccolo ed avere effetti positivi sulla sua salute fisica e psicologica. Alla fine di ogni incontro può essere trattato un argomento che scaturisce dalla curiosità nel gruppo, per aumentare le conoscenze e dare solide basi alle proprie esperienze e comportamenti. Durante il corso solo i genitori massaggiano i bambini (l’insegnante usa una bambola AIMI) perché sono loro che devono apprendere una sequenza di massaggi che sarà semplice, adattabile e flessibile. Per facilitare il massaggio si utilizzano poi oli ma i bambini non vanno unti dalla testa ai piedi come facevano le nostre nonne perché la pelle deve traspirare e se la temperatura corporea aumenta possono crearsi problemi respiratori. Nella scelta dell’olio bisogna tenere presente che tutto ciò che mettiamo sulla pelle, anche se con modalità diverse, ha lo stesso effetto di ciò che è ingerito,vanno quindi evitati categoricamente tutti gli oli minerali (derivati del petrolio come ad esempio la paraffina) e sceglieremo oli vegetali, possibilmente spremuti a freddo per mantenerne tutti i principi attivi intatti: vitamine, sali minerali ed acidi grassi essenziali (che il nostro organismo non riesce a produrre). Il ruolo d’insegnante IAIM è perciò favorire il legame tra i piccoli e chi li accudisce e per questo è molto rilevante il dialogo e fornire risposte esaustive ai genitori perché la maggior parte di essi desidera e sente il bisogno di sapere quello che succede nella mente dei loro piccoli. Diffondere, spiegare e far conoscere il massaggio infantile negli ambulatori ostetrici, nei consultori familiari, nei reparti di ostetricia e nido e non per ultimo ai medici specialisti e non; quindi consigliarlo ai futuri/neo genitori può essere utile a farlo diventare un mezzo di comunicazione che chiede ed offre rispetto dei tempi, discrezione, attenzione e fiducia nei confronti dei piccoli.

L’obiettivo della missione IAIM

L’obiettivo della missione IAIM è quello di favorire il contatto e la comunicazione attraverso corsi, formazione e ricerche affinché i genitori, i bambini e chi si occupa di loro siano amati, valorizzati e rispettati dall’intera comunità mondiale. L’insegnamento è basato sulla pratica, sulla forza unica della diversità e sulla missione personale. Gli insegnanti IAIM diplomati provengono da diverse esperienze, hanno una solida preparazione riconosciuta a livello internazionale, si dedicano al consolidamento del rapporto genitore-bambino. Vengono preparati da Trainer IAIM qualificati, che rispettano tutti il medesimo programma, soddisfano gli standard professionali secondo un codice etico ideato, riesaminato e regolarmente aggiornato, dal Circolo dei Trainer. Fondamentale è “vestire il cappello” dell’insegnante IAIM sopra la propria “veste” professionale, ad esempio la divisa di Ostetrica. L’insegnante IAIM è sempre pronto all’aggiornamento, alla ricerca in banche dati e altre fonti, alimenta la sua crescita professionale tramite lo sviluppo delle proprie abilità e competenze basato sulle evidenze scientifiche, oltre che sull’esperienza professionale personale.

Di Ost. P.Rossini – AUSL Ferrara, Dott.ssa C. Guaraldi – Osp. Di Valdagno, Dott. D. Costantino – AUSL Ferrara. 

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