lunedì 19 dicembre 2011

Quando la cute diventa sensibile

L’utilizzo di cosmetici può rendere irritabile la nostra pelle. Un problema non riconosciuto che colpisce però quasi il 50% dei soggetti. Più a rischio le donne.


Come cute sensibile si definisce una condizione di eccessiva e fastidiosa irritabilità della cute all’utilizzo di cosmetici e prodotti per l’igiene della pelle, in assenza di segni visibili di irritazione o di infiammazione della pelle. Secondo alcune stime il 40-50% dei soggetti, in particolare di sesso femminile, riferiscono una sensazione spiacevole, di bruciore, irritazione e secchezza della pelle, accompagnati a volte da arrossamenti e desquamazioni transitorie, in seguito all’applicazione sulla pelle di prodotti cosmetici (creme emollienti, prodotti per il trucco), cosmeceutici (dispositivi medici con principi farmacologicamente attivi) o di semplici prodotti per la detersione e l’igiene della pelle.
Questi disturbi spesso non vengono riconosciuti o attribuiti ad una condizione di cute sensibile, bensì interpretati come intolleranze generiche o anche allergie non meglio definite nei confronti dei prodotti cosmetici o dermatologici. In molti casi il problema della cute sensibile rappresenta il motivo determinante la “gradevolezza” di un prodotto cosmetico rispetto ad un altro o la “intolleranza” a specifici prodotti, lamentata così frequentemente dai pazienti.
In realtà la condizione di cute sensibile non riconosce cause di tipo immunologiche, ma è una
caratteristica intrinseca della pelle di alcuni soggetti, in prevalenza donne. Numerosi fattori possono influenzare la risposta della cute sensibile, tra cui il sesso, l’età, la sede anatomica, il colore della pelle o fototipo, le condizioni ambientali, la presenza di patologie della cute pregresse o concomitanti (dermatite atopica, ittiosi, xerosi cutanea, rosacea, dermatite seborroica). Lo stato di ipersensibilità cutanea nei confronti di stimoli esterni (sostanze chimiche e radiazioni ultraviolette) è maggiore a livello del volto, in particolare della regione nasolabiale, del labbro superiore, del mento e della fronte, a causa della maggiore permeabilità cutanea, della sottigliezza dello strato corneo, della densità di ghiandole sebacee e follicoli piliferi.
Attualmente la diagnosi di cute sensibile si basa prevalentemente sulla presenza di sintomi sensoriali riferiti dal paziente in assenza di segni obiettivi di altre patologie cutanee infiammatorie od allergiche della pelle. Test specifici come la misurazione della TEWL (Transepidermal Water Loss), la corneometria e la valutazione di questi parametri alla applicazione locale di sostanze irritanti di uso comune, come ad esempio il surfattante sodio-lauril-solfato (SLS), permettono di evidenziare lo stato di ipersensibilità cutanea.
Il problema della cute sensibile quindi risente di tutta una serie di fattori esterni, come una detersione eccessiva con peggioramento della secchezza cutanea, l’utilizzo di prodotti cosmetici contenenti anche solo tracce di sostanze chimiche irritanti, nonchè procedure cosmetiche aggressive. La soluzione al problema della cute sensibile è difficile e si basa innanzitutto sul corretto riconoscimento di questa condizione così comune, evitando il ricorso a inutili approfondimenti diagnostici. E’ importante poi evitare tutti gli stimoli esterni (radiazione solare, eccessiva detersione) che possono danneggiare la barriera difensiva della pelle e peggiorarne lo stato di ipersensibilità. Inoltre l’applicazione di creme barriera, la cui composizione in lipidi riflette quella della nostra pelle, contribuisce a innalzare la soglia di tolleranza della pelle sensibile nei confronti degli stimoli esterni.
L’utilizzo di prodotti cosmetici ben formulati, privi di contaminanti e residui allergizzanti come il Nickel, il cobalto, il cromo e il glutine, è preferibile per la migliore tollerabilità e sicurezza su questo tipo di pelle facilmente irritabile. Anche la detersione quotidiana del viso deve essere delicata, utilizzando preferibilmente prodotti poco schiumosi contenenti anche sostanze emollienti e decongestionanti (ad esempio bisabololo e olio di jojoba). Ogni tipo di pelle, quindi anche quella ipersensibile, richiede dei prodotti specifici, appositamente formulati, con migliore tollerabilità e gradevolezza. In questo modo le persone con questa sensibilità così spiccata potranno trarre anche maggiore piacere dal benessere della propria pelle.

Di Simone Garcovich (dalla Clinica Dermatologica presso il Policlinico Gemelli di Roma)

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