mercoledì 22 aprile 2015

L’evoluzione della contraccezione

Il contraccettivo orale combinato, la classica “pillola”, era stata concepita con un regime di 28 giorni, 21 giorni di pillole attive, 7 giorni di pausa senza ormoni. Così una donna aveva all’incirca 13 cicli l’anno. In realtà non c’era una vera e propria esigenza di avere molti cicli durante l’anno, era solo una convenzione sociale, dettata dallo stile di vita dell’epoca. Sono trascorsi diversi anni e sono cambiate anche le esigenze delle donne. Presto sarà in commercio una nuova tipologia di pillola, la sua formulazione è di 91 giorni, 84 pillole anticoncezionali seguite da 7 pillole che contengono una
bassa dose di estrogeni. (1) Questa formula, rispetto alla tradizionale 21/7 , permette appunto di ridurre i cicli mestruali a circa 4 l’anno. La formula è studiata per mantenere stabili i livelli di ormoni nel corpo della donna, inoltre può aiutare a ridurre i malesseri tipici provocati dall’assunzione della pillola “classica”, come ad esempio tensione al seno e nausea.
I tanti cicli mestruali possono creare molti disagi, oltre a malessere fisico, provocato da dolori mestruali, possono creare fastidi anche per quanto riguarda l’abbigliamento e lo stile di vita. Per questo sono sempre di più le donne che desiderano avere cicli mestruali meno frequenti. In Italia la percentuale di donne che preferirebbero l’assenza del ciclo varia con l’età. (2)
L’utilizzo di questo nuovo contraccettivo può aiutare a migliorare la qualità di vita delle donne, oltre ad eliminare disagi come dismenorrea, aiuta ad eliminare i condizionamenti provocati da mestruazioni abbondanti ed è un valido aiuto per prevenire tumori al seno. Inoltre, porta anche dei benefici, oltre a prevenire le gravidanze, diminuisce il rischio di cisti ovariche, tumori al seno, anemia, dismenorrea ecc.
Nella società di oggi le donne sono sempre più indipendenti, hanno delle professioni importanti e il lavoro impegna la maggior parte del loro tempo. Per questo, vogliono avere il pieno controllo del loro corpo e di conseguenza tempiste del ciclo più precise, in modo da poter organizzare al meglio il loro tempo, senza le fastidiose limitazioni provocate da un flusso abbondante e doloroso. (3,4,5,6).

1. ACOG Update. The Redesign of Contraception: The Demise of 21/7 Regimes. Sulak PJ ( Moderator), Haney AF, Nakajima ST (Discussants). 2009; 34.
2. Ferrero S, Abbamonte LH, Giordano M, et al. What is the desidered menstrual frequency of women without menstruation – related symptoms? Contraception. 2006:73:537 – 541
3.Andrist LC, Arias RD, Nucatola D, et al. Women’s and providers’ attitudes toward menstrual suppression with extended use of oral contraceptives. Contraception. 2004;70: 359 – 363.
4. Den Tonkelaar I, Oddens BJ. Preferred frequency and characteristics of menstrual bleeding in relation to reproductive status, oral contraceptive use, and hormone replacement therapy use. Contraception. 1999;59: 357 – 362.
5. Wiegratz I, Hommel HH, Zimmermann T, Kuhl H Attitude of German women and gynecologists toward long – cycle treatment with oral contraceptives. Contraception. 2004; 69: 37 – 42.
6. Show R, Hardy E, Kneuper E, Hebling EM, Hall G. Women’s responses to menses and nonbleeding intervals in the USA, Brazil and Germany. Contraception. 2007;76: 23 -29

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