mercoledì 28 settembre 2011

La corretta igiene intima per evitare infezioni

I consigli per una corretta igiene intima. Cosa evitare e cosa fare in caso di infezione e di prurito intimo.


La corretta igiene intima

Ecosistema vaginale

La vagina rappresenta, con la vulva, la porzione distale dell’apparato genitale femminile. E’ un canale virtuale, molto distensibile, aperto all’esterno e facilmente aggredibile da fattori che ne possono alterare l’integrità determinando l’instaurarsi di condizioni patologiche. Durante il passaggio attraverso il canale del parto al momento della nascita o immediatamente dopo, la vagina viene colonizzata da vari microrganismi in equilibrio dinamico fra loro e con l’ambiente che li ospita, formando quello che viene normalmente definito “ecosistema vaginale”.

Funzione ormonale

Lo stato ormonale della donna è il principale fattore di influenza sull’ambiente vaginale. L’epitelio di rivestimento della vagina è ricco di recettori per gli ormoni sessuali per cui la mucosa vaginale si modifica in relazione alle fasi del ciclo mestruale e all’età della donna. In età fertile e in condizioni di normalità, lo strato intermedio e
quello superficiale della mucosa vaginale sono caratterizzati dalla presenza di abbondanti quantità di glicogeno, indispensabile per la costituzione ed il normale mantenimento di un ambiente vaginale che rappresenta la condizione ideale per contrastare l’attecchimento di germi patogeni esterni o la replicazione incontrollata e nociva di microrganismi normalmente presenti in vagina a basse concentrazioni.

Che cos'è il lattobacillo? Perchè è importante?

Tra i microrganismi presenti normalmente a livello vaginale il più importante è il “bacillo di Döderlein” (batterio gram positivo anaerobio facoltativo) definito anche lattobacillo perchè utilizza il glicogeno di origine epiteliale trasformandolo in acido lattico e acidificando l’ambiente vaginale.

Che cos'è il PH vaginale? Perchè è importante?

Il pH vaginale esprime il grado di acidità della vagina. È un importante fattore di controllo dell’omeostasi vaginale perchè concorre alla formazione di un ambiente ostile alla crescita di molti microrganismi dannosi per la salute della donna.

PH 4.5

  • Favorisce la colonizzazione da parte del lattobacillo
  • Inibisce la crescita di germi anaerobi; 
  • Ostacola la moltiplicazione di germi patogeni trasmissibili sessualmente; 
  • Facilita l’adesione dei lattobacilli all’epitelio vaginale; 
  • Inibisce l’adesione dei batteri patogeni alle cellule epiteliali; 
  • Diminuisce l’attività di alcuni fattori di virulenza che sono responsabili della patogenicità di microrganismi saprofiti o esogeni.

Fattori naturali di difesa a livello vaginale

  • Acidità vaginale; 
  • Presenza nelle secrezioni vaginali di lisozima, lattoferrina, complemento e IgA secretorie; 
  • Difese immunitarie rappresentate soprattutto da macrofagi e polimorfonucleati neutrofili.

Perdite chiare o lattiginose sono del tutto normali durante il ciclo. Perdite di colore diverso soprattutto se associate a bruciore ed irritazione sono invece indicative di infezione.
Alterazioni del normale equilibrio dell’ecosistema vaginale determinano l’insorgenza di processi patologici definiti.

Vaginiti

Il termine vaginite sta ad indicare uno stato infiammatorio della mucosa vaginale dovuto all’aggressione di uno specifico microrganismo o di più agenti patogeni.
Esse si manifestano solitamente con:
  • Prurito 
  • Bruciore 
  • Leucorrea-xantorrea (perdite di secreto vaginale, in qualità elevata, che può essere di colore variabile dal bianco al giallo-verdastro, di diversa consistenza, senza un odore particolare o maleodorante).

Colpiscono le donne di tutte le età ed hanno molteplici cause.

Principali vulvo-vaginiti in età fertile

  • Vaginosi batteriche 
  • Vulvo-vaginiti micotiche 
  • Vaginiti da trichomonas 
  • Vaginiti da clamidia 
  • Forme virali (herpes, papillomavirus, infezione da virus umano dell’immunodeficienza).

COSA FARE PER MANTENERE INALTERATO L’EQUILIBRIO VAGINALE?

Le vaginiti si possono prevenire?

Una norma elementare è quella relativa al modo di lavarsi per evitare contaminazioni con microrganismi provenienti dalla zona anorettale. Questi microrganismi, che possono essere presenti in vagina a basse concentrazioni come innocui componenti della normale flora batterica, in alcune condizioni prendono il sopravvento e diventano infettanti. Non si sa ancora quando e perché l’ambiente vaginale perde la capacità di eliminare o mantenere al ruolo di commensali i batteri provenienti dal serbatoio intestinale, ma, a prescindere da specifiche condizioni predisponenti dell’ospite, anche l’espletamento non corretto delle comuni pratiche igieniche ha una notevole influenza.

Consigli utili per una corretta igiene intima

  • Lavarsi prima le mani e curare l’igiene intima non solo dell’area genitale, ma anche di quella anale, detergendo dal pube verso la zona rettale e non viceversa per evitare il passaggio di batteri a livello vaginale. 
  • In caso di infiammazioni ricorrenti lavare la biancheria con acqua caldissima e sapone di Marsiglia sciacquandola molto accuratamente. 
  • Utilizzare un detergente intimo leggermente acido attorno a pH5 (per rispettare la normale fisiologia delle mucose genitali esterne e delle aree cutanee circostanti) ed acidificante per aiutare a mantenere la necessaria acidità vaginale anche tra un lavaggio e un altro. 
  • A volte può essere indicato un antisettico selettivo che contrasti i germi patogeni, salvaguardando il “bacillo amico” (bacillo di Döderlein). 
  • Ricordare che alcuni prodotti vanno diluiti in acqua: basta seguire le istruzioni. 
  • Effettuare irrigazioni vaginali solo se consigliate dal ginecologo. 
  • Ricordare che è molto importante anche l’igiene del partner.

Cosa evitare

  • Evitare l’uso del sapone per l’igiene intima. I saponi propriamente detti vanno evitati poiché hanno un pH tendenzialmente alcalino che altera in maniera più o meno stabile le caratteristiche bio-fisiche dell’ambiente vaginale
  • Inoltre le saponette solide spesso si trasformano in confortevoli abitazioni per batteri di ogni genere. 
  • Evitare l’abuso di qualsiasi detergente. 
  • Evitare l’uso abituale di lavande vaginali facendo attenzione ai possibili traumatismi nell’introdurre la cannula. 
  • Evitare l’uso abituale di indumenti sintetici e salvaslip perché non consentono una normale traspirazione facilitando la macerazione della pelle e l’irritazione dei genitali esterni. Essi attraverso un aumento della temperatura locale e del grado di umidità creano un ambiente ideale per la crescita di molti microrganismi. 
  • Inoltre non sono infrequenti fenomeni di sensibilizzazione responsabili di sintomi irritativi facilmente confondibili con quelli delle vulvo-vaginiti. 
  • Evitare l’automedicazione usando prodotti inadeguati o palliativi della sintomatologia ritardandone la risoluzione e rendendo spesso più difficoltoso l’iter diagnostico. 
  • Evitare di indossare abitualmente pantaloni molto aderenti o body che inguainano le parti intime. L’essudazione di queste zone, unite al calore corporeo crea un clima di serra che favorisce la proliferazione di agenti patogeni (batteri, candida...). 
  • Attenzione ai jeans ed alla biancheria intima colorata soprattuto in rosso e nero: la tintura è uno dei più comuni allergeni. 
  • Evitare, d’estate ed in piscina, di tenere addosso il costume bagnato perché ciò facilita l’insorgenza di infezioni vaginali
  • Evitare l’uso di deodoranti non specifici sopratutto se profumati ed alcolici. 
  • Evitare l’eccesso di pratiche igieniche, anche se correttamente eseguite con detergenti adeguati, per evitare possibili irritazioni a carico dei tessuti. 
  • Evitare l’uso di detergenti molto tensioattivi, cioè molto schiumosi, perché in grado di danneggiare la compagine cellulare delle mucose genitali
  • Evitare l’uso di detergenti molto profumati perché potenzialmente responsabili di fenomeni di sensibilizzazione o di reazioni di natura allergica. 
  • Evitare l’uso di prodotti troppo aggressivi.

Situazioni particolari

SITUAZIONI IN CUI OCCORRE OSSERVARE UNA SCRUPOLOSA IGIENE INTIMA PERCHÉ LE MUCOSE SONO PARTICOLARMENTE PREDISPOSTE ALL’ATTACCO DI GERMI:
  • Assunzione di antibiotici 
  • Contraccezione (pillola, spirale, spermicidi) 
  • Ciclo mestruale 
  • Gravidanza 
  • Puerperio 
  • Menopausa

In caso di infezione

  • Consultare immediatamente il ginecologo. 
  • Usare rigorosamente asciugamani personali. 
  • Usare il profilattico o astenersi dai rapporti fino alla risoluzione della malattia. 
  • Regolare la funzione intestinale con introduzione nella dieta di alimenti contenenti fermenti lattici vivi (es. yogurt). 
  • Lavare accuratamente la biancheria utilizzando un apposito additivo disinfettante. 
  • In caso di ricomparsa dei sintomi dell’infezione alla fine della terapia prescritta, riconsultare il ginecologo per effettuare eventuali approfondimenti diagnostici.

Non vi è nulla di difficile, basta un po’ di attenzione ai piccoli gesti quotidiani e la scelta di un prodotto per l’igiene intima serio e garantito perché  

“Le infezioni vaginali possono comportare dei rischi per la salute sessuale e riproduttiva!”

Una corretta igiene intima quotidiana è fondamentale per ogni donna soprattutto quando si utilizzano contraccettivi perché molti di essi tendono a modificare l’ecosistema vaginale e favorire l’insorgenza di infezioni.

Di Giulia Zinno

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