lunedì 2 aprile 2012

Il trapianto di capelli

Sempre più persone si rivolgono al chirurgo estetico per nascondere la propria calvizie. Intervista al Prof. Marco Gasparotti che ci parla di una tecnica innovativa


E’ ormai una moda tagliarsi i capelli a zero, anche se una moda dettata dalla necessità di nascondere la calvizie, problema che affligge ormai tantissime persone, e non solo uomini e ragazzi, ma spesso anche il gentil sesso. Parliamo oggi di questa patologia con il prof. Marco Gasparotti, docente di Chirurgia Estetica in alcune tra le più prestigiose Universita’ italiane, dal suo accogliente studio all’Ars Medica, a Roma.

Prof. Gasparotti, ormai da moltissimi anni si pratica l’autotrapianto di capelli in Chirurgia Estetica. Ci sono delle tecniche nuove in questo ambito? Si’ da pochissimi mesi è arrivata in Italia una tecnica innovativa e rivoluzionaria, denominata FUE (Fullicular Unit Extraction), che prevede l’espianto e l’insediamento di singole micro zolle cutanee con una singola unità follicolare per
mezzo di un micro-bisturi circolare, dal diametro di 0.9-1.2 mm.

Cosa ha di diverso questa tecnica dal trapianto di capelli di tipo tradizionale? Il follicolo viene estratto direttamente a partire dal cuoio capelluto mediante un ‘punch’, dunque molto indicato per chi ha un’area donatrice rada e poco elastica, oppure ha subito numerose asportazioni di ‘losanghe’ e, ancora, desidera ‘delocalizzare’ capelli ‘forti’ nell’area calva, o che ha una alopecia androgenetica in una parte modesta del cuoio capelluto. Rispetto alla tecnica tradizionale questo tipo di tecnica non lascia cicatrici evidenti, questo perchè le dimensioni delle micro- incisioni sono talmente ridotte (un mm scarso di diametro) da non innescare un processo di cicatrizzazione importante. I segni della chirurgia sono assenti sia dove i nuovi capelli vengono espiantati che dove vengono impiantati.

Per chi è consigliabile questa nuova tecnica di microtrapianto follicolare, professore? E’ consigliabile a chi soffre di calvizie e alopecia ai primi stadi o in modo moderato, specie a ragazzi o ragazze in giovane età. Con questa tecnica si ottiene un rinfoltimento della zona diradata o calva ed il ripristino della naturale linea frontale, con esiti sorprendentemente naturali e senza tracce della chirurgia, neanche nella zona donatrice (generalmente la nuca).
Quali altre parti del corpo si possono infoltire con questa tecnica, prof. Gasparotti? La FUE è molto indicata per l’infoltimento di sopracciglia, basette, eventuali cicatrici craniche, e per correggere gli inestetismi di un precedente autotrapianto ad ‘isole’. Nel caso di assoluta mancanza di capelli, a seconda dei casi, si può ricorrere, nell’uomo, al prelievo di alcuni peli del corpo, per esempio quelli del petto e delle cosce.

Occorre ricovero per questo tipo di intervento, prof. Gasparotti? Assolutamente no, è un intervento che si effettua in day hospital, in anestesia locale.

Quali sono i tempi di ripresa dopo un microtrapianto follicolare FUE? I tempi di ripresa sono rapidissimi, perchè come spiegavo prima non ci sono suture chirurgiche, ma semplici cerotti ed una leggera fasciatura. In settima giornata si può fare lo shampoo, le crosticine cadranno in breve tempo. Dopo 2 mesi circa i capelli trapiantati cominceranno a crescere.

Suggerisco sempre, anche per questo tipo di intervento, di rivolgersi ad un Chirurgo Plastico (www.sicpre. org), che operi comunque in strutture qualificate e alla presenza di un anestesista, per una chirurgia estetica sicura. Assicuratevi poi che il chirurgo che scegliete sia in grado di fare questa tecnica, e’ una tecnica molto nuova e va saputa fare, come tutte le cose, a regola d’arte.

Di Prof. Marco Gasparotti

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