Uno studio pubblicato su JAMA, incentrato sulla sicurezza del sonno nei neonati, ha rilevato come l’aderenza alle linee guida sia migliore quando le stesse vengono ricordate alle neomamme tramite SMS e messaggi di posta elettronica.
Lo studio, nominato SMART (Social Media e Risk-Reduction Training), con autrice principale Rachel Moon, della University of Virginia a Charlottesville, ha reclutato da 16 ospedali statunitensi delle neomamme di bambini sani nati a termine. “Le madri che hanno ricevuto un intervento educativo sanitario per via elettronica, mHealth (Medical Health: dispositivi mobili utilizzati a supporto della medicina e della
salute pubblica), sulle pratiche di sonno sicuro dopo aver fatto ritorno a casa con i loro bambini, hanno avuto tassi di adesione più elevati in maniera statisticamente significativa rispetto a quelle madri che hanno ricevuto solo un intervento di miglioramento della qualità da parte del personale infermieristico (NQI) sul sonno sicuro durante il loro ricovero per il parto”, spiega Moon.
I ricercatori hanno randomizzato ciascuno degli ospedali partecipanti a fornire una di quattro combinazioni di intervento NQI e mHealth per l'allattamento al seno e per il sonno sicuro e in un secondo momento è stato chiesto alle madri di rispondere ad un sondaggio. Compilandolo, si verificava l’aderenza delle donne alle raccomandazioni fondamentali dell'American Academy of Pediatrics: porre i neonati sulla schiena per metterli a dormire, utilizzare il ciuccio, evitare l’utilizzo di oggetti morbidi (coperte e cuscini) e non condividere il letto.
Ciò che ne è risultato è che le madri che avevano ricevuto l’intervento di educazione tramite mHealth avevano probabilità significativamente più alte di rispettare le linee guida. Inoltre, Carrie K. Shapiro-Mendoza, della Division of Reproductive Health at the Centers for Disease Control and Prevention in Atlanta, Georgia, ha spiegato che “tra le madri arruolate, quelle che non hanno risposto al follow-up e non hanno completato il questionario avevano maggiore probabilità di essere più giovani, nere, single e meno istruite, e questi sono tutti fattori di rischio per la SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante) e sono associati a tassi di non aderenza più elevati rispetto alle raccomandazioni per il sonno sicuro. Inoltre, poiché lo studio è stato limitato ai neonati sani a termine, non è noto se l'intervento potrebbe essere efficace per le madri con neonati nati pretermine, un altro gruppo ad alto rischio di SIDS”.
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